Non so se ci avete fatto caso, ma di
nani in giro se ne vedono sempre di meno e quei pochi hanno tutti una certa età. Sono finiti i
tempi di quando a Napoli, prima di
giocare al lotto, si strofinava la schedina sulla schiena di un nano, tanto più
apprezzato se, oltre ad essere tale, aveva anche la gobba. Giacomo Leopardi non
era propriamente un nano, ma era di bassa statura ed aveva una gobba piuttosto prominente, talché,
quando usciva a passeggio per i vicoletti di Napoli, consentiva allegramente ai
passanti di sfogare tutte le loro ubbie scaramantiche.
Insomma tutto questo non è più possibile, o
quasi. Vivesse ancora Hitler, che sognava un mondo privo di malformazioni
fisiche, vedrebbe che i suoi sogni si sono quasi realizzati. L’unica differenza
è che Hitler i nani li mandava nei campi di concentramento e li arrostiva nelle
camere a gas, mentre oggi non c’è più bisogno di ricorrere a simili barbarie.
Il lavoro è molto più pulito. Si fa una bella diagnosi prenatale e, se è il
caso, si pratica l’aborto.
In conclusione bisogna dire che i
nani stanno diventando veramente una specie rara e nei circhi, ove la loro presenza è
ancora richiesta, si favoriscono i
matrimoni tra nani per poter disporre di qualche esemplare. Insomma i nani, se
e quando ci sono, bisognerebbe
proteggerli.
Detto questo, non riesco a capire
perché quel villano di Dario Fo se la prenda continuamente con Renato Brunetta. Il
Premio Nobel, o Ignobel come dicono alcuni, lo sa che Brunetta è uno degli
ultimi nani in circolazione?
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