domenica 26 maggio 2013

Il tramonto dell’Occidente


L’altro giorno un terrorista musulmano a Londra ha decapitato un soldato inglese, reo di essere un soldato, di essere Inglese e di aver partecipato alla guerra in Afghanistan.
Ieri la cosa si è quasi ripetuta a Parigi, dove un terrorista musulmano ha cercato di scannare un soldato francese, per fortuna non riuscendoci, presumibilmente per motivi simili.
Nulla di nuovo sotto il sole, perché simili atti di terrorismo sono già avvenuti in altre circostanze.
Quello che sconcerta, e che indigna, è la reazione dei politici.
Il primo ministro inglese, non mette conto di citarne il nome, ha detto solennemente che l’Inghilterra non si farà intimidire.
Il presidente francese, anche qui non è il caso di citarne il nome, ha detto che le indagini sono rivolte in tutte le direzioni. Forse anche, aggiungo io, tra i manovali polacchi che entrano in Francia clandestinamente.
Il ministro degli interni francese, poi, si è superato. Ha detto che il terrorista voleva chiaramente uccidere.
Ritengo che, quando degli uomini politici  se ne escono con simili dichiarazioni, non so se più comiche o irritanti o disgustose, beh, penso proprio che non ci sia più rimedio.
Probabilmente la nostra civiltà, quella che una volta era definita la “civiltà occidentale”, merita di scomparire. Noi meritiamo di scomparire e meritiamo di essere sostituiti da orde di uomini col turbante e di donne col burqa o col chador.
Perché noi, pur di  sopravvivere e di difendere il nostro miserabile benessere, siamo disponibili ad ogni compromesso, anche il più vergognoso, perché non crediamo più in niente. Loro, invece, saranno terroristi, saranno fanatici, saranno spregevoli e magari qualche volta faremo anche fatica a considerarli come appartenenti al consorzio umano, ma almeno credono in qualcosa.

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