Quindi Berlusconi è stato condannato
nel processo Ruby a sette anni di reclusione, più il resto che tralascio. La
condanna, addirittura superiore a quanto richiesto dalla pubblica accusa, cosa
che accade raramente, era largamente prevedibile (http://ezioscaramuzzino.blogspot.it/2013/05/da-craxi-berlusconi.html).
In fondo al cavaliere è andata pure
bene, perché potevano condannarlo alla fucilazione.
Obiezione:
-In Italia non è prevista la fucilazione.
-Proprio per questo, rispondo io.
Inutile prendersi in giro. Se si
pensa che Berlusconi, l’uomo più intercettato e sputtanato d’Italia, è l’unica
persona della storia italiana condannata per rivelazione di notizie coperte da
segreto istruttorio, non so se c’è più da ridere o da piangere.
Ormai nel nostro paese (volutamente
minuscolo) esistono tre codici penali. Uno viene applicato a Berlusconi e a
tutto ciò che gli gravita attorno o può essere definito genericamente di
destra. Il secondo viene applicato a
tutto ciò che gravita a sinistra ed il terzo viene applicato a chi non rientra
nei primi due casi. Il primo codice, quello applicato a destra, è una macchina
oliatissima, una macchina persecutoria che funziona a ciclo continuo e non
conosce tempi morti. Il secondo codice, quello applicato a sinistra, prevede
inceppamenti, tempi morti, rinvii, favori, sviste, distrazioni, prescrizioni e
quanto altro. Il terzo codice funziona quando se ne ha voglia, tempo e
possibilità.
C’è da meravigliarsi di tutto questo?
Penso di no.
In
un paese (volutamente minuscolo) come il nostro,
- dove ridurre le
piccole pensioni è una cosa normale, mentre ridurre le pensioni milionarie è anticostituzionale;
- dove la presidenza
della repubblica (tutto volutamente minuscolo) è l’istituzione più costosa al
mondo, dopo il sultanato del Brunei;
- dove orde di
parassiti che campano di politica, di parapolitica e di amministrazione
pubblica stanno letteralmente saccheggiando e spolpando ciò che resta;
- dove la macchina
dello stato divora oltre il 50% del PIL;
- dove il debito
pubblico è arrivato a circa il 130% del PIL;
- dove si favorisce
l’immigrazione selvaggia allo scopo di sconvolgere e distruggere quel che resta
della nostra società;
- dove il paraculismo
conformistico obbliga tanti a dire (non a pensare) che la nostra costituzione
(volutamente minuscolo) è la più bella del mondo;
- dove la
disoccupazione giovanile è arrivata quasi al 40%;
- dove chiudono quasi
mille imprese al giorno;
- dove uno
scribacchino come Saviano è considerato
un eroe dai professionisti dell’antimafia;
- dove un guitto come
Benigni è considerato l’erede di Chaplin.
E mi fermo per carità
di patria. Insomma,
in un paese (volutamente minuscolo) come il nostro, dove molto se non tutto fa schifo, perché la magistratura dovrebbe
essere diversa dal resto?
Nessun commento:
Posta un commento