domenica 16 giugno 2013

Le voci del silenzio: Luigi Paparo


Il bancone del Bar Centrale, lì, in piazza Oberdan, era il mio posto di comando. Da quel posto vedevo scorrere la gente davanti ai miei occhi e non giudicavo. Mi limitavo a leggere il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, il bello e il brutto nel grande registro della vita  che si apriva davanti a me.
Nel mio bar non si giocava soltanto a carte. Spesso si parlava di sport, di cinema, di storia, di arte e tante volte io mi accostavo a voi giovani studenti, che in quel mio piccolo mondo, nei pomeriggi assolati d’estate o nelle fredde serate invernali, davate vita allo spettacolo meraviglioso della cultura che diventa ragione di vita. Ed io mi sentivo orgoglioso di quella piccola, grande accademia che nasceva  e si sviluppava proprio nel mio mondo, nel Bar Centrale, in piazza Oberdan.
In quei pomeriggi d’estate, in quelle serate invernali, percepivo allora confusamente il senso e il sentimento dell’infinito. Adesso tutto mi è chiaro e mi è chiaro anche il dolore, lo strazio della vita. Mi è chiaro perché a soli cinquanta anni ho dovuto lasciare la luce del giorno e la mia famiglia.

2 commenti:

  1. Buongiorno...
    ...se non sono indiscreto posso sapere qualcosa su questa persona?
    ......la piazza Oberdan di cui si parla, in quale paese si trova?
    Il bar era del Signor Luigi?

    Grazie
    saluti

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  2. Leggo con ritardo, scusami. Comunque i riferimenti sono a Luigi(Gigi) Paparo, proprietario del Bar Centrale in Piazza Oberdan a Scandale. Ma sono cose che ogni Scandalese conosce. Forse tu non sei di Scandale. Ciao.

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