Ezio Scaramuzzino scrive:
Caro Guzzanti, ricordo molto bene quei giorni. Il golpe era nell’aria e non lo vedeva solo chi non voleva vederlo. Ma c’è da dire che anche Berlusconi non fece bene la sua parte: si dimostrava incerto, esitante, a volte perfino abulico, come avesse qualcosa da farsi perdonare e si lasciasse trascinare dagli eventi. E invece avrebbe dovuto drammatizzare ancora di più questi eventi, rivolgersi agli Italiani a reti unificate e spiegare le sue ragioni. Magari alla fine lo avrebbero portato via in un cellulare dei carabinieri dopo un’udienza al Quirinale, magari lo avrebbero condotto sul Gran Sasso, ma probabilmente le cose avrebbero preso un’altra piega e anche la sua vicenda personale ci avrebbe guadagnato.
Caro Guzzanti,
particolarmente ispirato questo pezzo. Come una volta, ritrovo la forza della
verità che non ha paura e non arretra, l’orgoglio di essere quello che siamo.
C’è bisogno di dire che sono d’accordo con quello che dici? Mi sembra
addirittura banale. Un unico rimpianto: quanto tempo perso, anni addietro, in
sterili polemiche! Talvolta il male ce lo siamo fatto da soli.
GUZZ . Quando qualcosa
fa parte del nostro itinerario, fa parte dell’itinerario. Che non è mai un segmento
di retta, perché la realtà non è un foglio bianco rettangolare formato A4.
Comunque grazie, parole che apprezzo molto.
Caro Guzzanti, sono
d’accordo su molte cose, ma non su tutto.
1-In val d’Aosta non si parla il Francese. La maggior parte dei Valdostani
conosce il Francese come io conosco lo Swahili. Che poi essi si fingano
Francesi per spillare soldi alla mucca italiana è un altro discorso.
2-Le regole debbono valere sempre e non quando fa comodo. In Kossovo il
principio dell’intangibilità delle frontiere non fu fatto rispettare dalla Nato
e in particolare dagli USA. Ora Putin si avvale dello stesso strumento e non so
fino a che punto gli si possa dar torto.
3-Il parallelo Hitler-Putin è suggestivo, ma lascia il tempo che trova. E’
passato quasi un secolo da allora e le condizioni sono diverse. In Occidente
nessuno è disposto a morire per Odessa, perché l’Occidente è troppo grasso e
annoiato per essere disposto a combattere per qualcosa.
4-Quanto al petrolio e al gas russo, poi, non s’era detto che l’Occidente
presto ne avrebbe fatto a meno grazie alle pale eoliche ed ai pannelli solari?
Perché abbiamo abbandonato l’unica energia sicura e a buon mercato, cioè
l’energia nucleare?
21 maggio 2014 alle 20:18
molto Mazziniano, almeno me lo ricorda, con qualche capello di troppo ma qualche rassomiglianza c’è
Tre piccole righe per cercare soltanto di dire qualcosa di fastidioso, di cattivo nel senso di infantile.
Certo che sono io, e certo che è un lavoro fatto ad arte ed è arte.
Lei non è in grado di dire semplicemente: magnifico, veramente bello, complimenti a lei e a chi lo ha realizzato, no?
Lei deve contare i capelli, deve specificare, deve mettere un po’ di acido muriatico.
La malignità degli uomini, parente della distruttività, dell’invidia della menzogna, è la prova provata che non discendiamo da alcun dio, ma al massimo da qualche quadrumano arboricolo, cioè burino