giovedì 7 agosto 2014

Chador, burqa e niqab

Penso che tra un paio di generazioni, circa 50 anni, l’Italia e gli Italiani, per come li abbiamo conosciuti, non ci saranno più. L’Italia delle chiese, dei campanili  e delle piazze non ci sarà più. Sarà una grossa perdita? Non lo so. Alla stragrande maggioranza degli Italiani non gliene frega un bel niente, perché ormai gli Italiani  pensano all’oggi e al domani, non certo al dopodomani. In compenso avremo moschee e minareti e in giro vedremo chador, burqa e niqab. Perché il pericolo è proprio lì, nell’Islam, non nell’immigrazione in generale. Gli altri immigrati si adeguano e si integrano abbastanza facilmente, ma i Musulmani no  e sono proprio i Musulmani la parte più consistente dell’immigrazione clandestina, anche per motivi geografici. Non facciamoci soverchie illusioni. I Musulmani sono violenti ed integralisti e, se non si fanno sentire eccessivamente, è perché sono ancora relativamente pochi. Il giorno in cui saranno e si considereranno in numero adeguato, incominceranno a pretendere, a fare la voce grossa, come del resto sono abituati a fare, e saranno guai.
Qualcuno obietta che ci sono anche i Musulmani moderati. E’ vero. Ma sono pochi e non hanno la forza, o la voglia,  di opporsi alla marea montante di quelli che urlano e vanno avanti a furia di minacce e di mistificazioni.
Chi dobbiamo ringraziare per tutto ciò? Prima di tutto i nostri governanti, che con il loro buonismo straccione stanno consentendo questo scempio, a scapito del futuro degli Italiani. Ma un pensiero va rivolto anche alle gerarchie della Chiesa cattolica. In Africa ed in Asia i Cristiani sono perseguitati ed addirittura crocifissi dai Musulmani, mentre da noi  non una parola viene spesa dalle gerarchie per condannare tanto orrore. Anzi…

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