Penso che tra un paio di generazioni,
circa 50 anni, l’Italia e gli Italiani, per come li abbiamo conosciuti, non ci
saranno più. L’Italia delle chiese, dei campanili e delle piazze non ci sarà più. Sarà una
grossa perdita? Non lo so. Alla stragrande maggioranza degli Italiani non
gliene frega un bel niente, perché ormai gli Italiani pensano all’oggi e al domani, non certo al
dopodomani. In compenso avremo moschee e minareti e in giro vedremo chador,
burqa e niqab. Perché il pericolo è proprio lì, nell’Islam, non
nell’immigrazione in generale. Gli altri immigrati si adeguano e si integrano
abbastanza facilmente, ma i Musulmani no
e sono proprio i Musulmani la parte più consistente dell’immigrazione
clandestina, anche per motivi geografici. Non facciamoci soverchie illusioni. I
Musulmani sono violenti ed integralisti e, se non si fanno sentire
eccessivamente, è perché sono ancora relativamente pochi. Il giorno in cui
saranno e si considereranno in numero adeguato, incominceranno a pretendere, a
fare la voce grossa, come del resto sono abituati a fare, e saranno guai.
Qualcuno obietta che ci sono anche i
Musulmani moderati. E’ vero. Ma sono pochi e non hanno la forza, o la
voglia, di opporsi alla marea montante
di quelli che urlano e vanno avanti a furia di minacce e di mistificazioni.
Chi dobbiamo ringraziare per tutto
ciò? Prima di tutto i nostri governanti, che con il loro buonismo straccione
stanno consentendo questo scempio, a scapito del futuro degli Italiani. Ma un
pensiero va rivolto anche alle gerarchie della Chiesa cattolica. In Africa ed
in Asia i Cristiani sono perseguitati ed addirittura crocifissi dai Musulmani,
mentre da noi non una parola viene spesa
dalle gerarchie per condannare tanto orrore. Anzi…
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