giovedì 20 ottobre 2016

Delirio antisemita all'unesco


L’altro giorno l’unesco ha approvato, su iniziativa dell’Algeria e di altri paesi arabo-musulmani, una risoluzione in cui si dichiara che a Gerusalemme il Monte del Tempio e il Muro del Pianto non hanno alcun legame con l’Ebraismo e sono quindi di esclusiva pertinenza dell’Islam. La risoluzione è stata approvata in Commissione con 24 voti a favore, 6 contrari e 26 astenuti. L’Italia di Matteo Renzi si è astenuta.
Sulla scia di quanto nel lontano 1975 sosteneva Abba Eban, uomo politico israeliano e per lungo tempo Ministro degli Esteri, sono convinto che oggi, 20 ottobre 2016, se l’Algeria proponesse all’ONU una risoluzione in cui si afferma che gli asini volano, o che la Cina non ha nulla a che vedere con la Grande Muraglia, o che la terra è piatta e che ad appiattirla è stato Israele, le risoluzioni passerebbero con la stessa facilità.
Non so quale sarebbe la posizione dell’Italia sui vari punti, ma sull’ultimo non escludo che il rappresentante italiano all’ONU chiederebbe prima del voto delucidazioni al Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il quale passerebbe la patata bollente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il quale a sua volta, nel dubbio, si consulterebbe con la fidata Maria Elena Etruria Boschi, la più colta della compagnia, quella che di recente ha conseguito un master in Diritto Pubblico e che, in forza di questo prestigioso titolo, è diventata Ministro per le Riforme Costituzionali. Alla fine del giro di consultazioni, nel guazzabuglio di pareri contrastanti e nell’incertezza se la terra sia effettivamente piatta o rotonda, c’è da scommettere che l’Italia si asterrebbe.
Per il resto non bisogna dimenticare che all’ONU aderiscono 193 stati, di cui circa 50 sono musulmani e con il loro numero decidono facilmente il destino di certe risoluzioni. In forza di tutto ciò, quando c’è da votare contro Israele, si ha qualcosa di simile alla reazione del cane di Pavlov e la condanna è automatica.
Un po’ di realtà e un po’ di allegra ed amena fantasia. Ma mica tanto fantasia e mica tanto allegria! Perché così va il mondo, così va l’ONU e così va il governo italiano. C’è da piangere? Io, sinceramente, preferisco ridere. Finché dura. E poi lo spettacolo è pure gratis.
A proposito. Dopo la votazione Israele ha interrotto ogni forma di collaborazione con l’unesco. Era il meno che potesse fare e soprattutto era ora. In virtù della risoluzione approvata, secondo l’unesco d’ora in poi la famosa Spianata del tempio si chiamerà spianata di al Buraq, dal nome del cavallo che trasportò Maometto in cielo. Se la cosa non fosse terribilmente seria, purtroppo!, anche Israele potrebbe riderci sopra e, già che c’è, potrebbe decidere di sbizzarrirsi a cambiare un nome: da  “Muro del pianto” a “Muro del riso”.



2 commenti:

  1. E' semplicemente vergognoso: falsificare la storia per accontentare i dementi islamici che credono davvero che gli asini volino visto che credono che il cammelliere Maometto è volato in cielo in groppa ad un cavallo !

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