lunedì 19 dicembre 2016

Jendu vinendu8: PD-Bergoglio

Del PD non si butta niente, come del maiale.

A sentire le notizie sulle vicende del Monte dei Paschi di Siena, viene da pensare che del PD non si butta mai niente, come del maiale del resto. Quando in Calabria si usava privatamente allevare il maiale e poi macellarlo, una volta esaurite le parti migliori per fare prosciutti, salsicce e soppressate, la carne meno pregiata non veniva buttata via ed era utilizzata per fare frittole, gelatine e risimoglie.
Qualche anno fa, precisamente nel 2014, l’Unità, organo del PD, fallì, lasciando un mare di debiti. Poteva il famoso quotidiano fondato da Gramsci scomparire? Non fosse mai. A parare ogni colpo, aveva già provveduto il governo Prodi, che nel 1998, previdente, aveva con una legge introdotto la garanzia statale sui giornali di partito. Avvalendosi di questa legge, il governo Letta sborsò 107 milioni di Euro, soldi nostri, salvando il giornale e rendendolo subito disponibile a fare altri debiti. Come in effetti sta avvenendo.
Ora è la volta di Montepaschi. La gloriosa banca, fondata nel 1472, nel corso dei secoli ha superato guerre, carestie, terremoti, epidemie, ma non aveva previsto l’avvento del PCI prima e del PD poi, che ne avevano fatto una sorta di proprietà privata. E’ notorio del resto che i vertici della Banca erano nominati direttamente da Botteghe Oscure e con il sentimento di impunità che derivava da tale affiliazione essi si erano dati ad un’allegra gestione, che ha ridotto l’Istituto nelle condizioni miserande che tutti conosciamo.
Ora Montepaschi è sull’orlo del fallimento ed in questi giorni sta cercando disperatamente di sopravvivere, senza ricorrere all’aiuto statale del resto espressamente proibito dalle norme comunitarie. I fondi privati non basteranno, eppure Montepaschi si salverà. Vogliamo scommettere? E’ già pronto un decreto del  Ministro Padoan, che aggirerà le norme comunitarie, regalerà a Montepaschi qualche miliardo di Euro dei nostri soldi e le consentirà di continuare la sua allegra gestione. Perché questi soldi non li fanno pagare al PD?

Il discorso di Papa Bergoglio

Papa Bergoglio non finisce di stupire. Di recente ha detto che Dio è stato crudele nei confronti di Gesù, avendolo fatto morire sulla Croce, tempo addietro ha esaltato la figura di Martin Lutero, in una famosa intervista ad Eugenio Scalfari ebbe a dire che non esiste un Dio cattolico. Qualcuno si chiede se per caso egli non rappresenti l’Anticristo, di cui parlano alcuni testi sacri, l’Anticristo che porterà all’estrema rovina quel che resta della Chiesa cattolica.
Personalmente non ritengo che si possa attribuire all’attuale Pontefice una tale, tremenda responsabilità. Sono più incline a ritenere che Papa Bergoglio, erede della teologia della liberazione di impronta marxista e di derivazione sudamericana, si sia trovato a gestire un compito molto più grande di lui, anche perché, per come si muove, per come parla, per quello che dà ad intendere, lui per primo dimostra di non credere ai grandi dogmi della Chiesa universale che gli è stata affidata.
Non mi meraviglierei più di tanto se qualche giorno, magari in una delle tante, famose udienze del Mercoledì, egli se ne uscisse con questo discorso:
Miei cari amici, vi ringrazio per essere venuti a farmi visita, ma non mi sento di continuare a prendere in giro voi e tutti quelli come voi, cresciuti ed educati nella dottrina e nella tradizione cattolica. È con grande rincrescimento che mi vedo costretto a dirvi che io sono soltanto un poveruomo e che quindi non sono il successore di San Pietro ed il rappresentante di Gesù Cristo sulla terra. Sono profondamente convinto che Gesù Cristo non era il figlio di Dio e che egli non è risorto tre giorni dopo la sua morte. Sono altresì convinto che Dio non esiste, che non esistono l’Inferno e il Paradiso, che l’anima non è immortale, che non esiste nessuna anima e che tutto finisce con la fine della nostra vita terrena.
Succederà un giorno tutto questo? Lo temo.

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