mercoledì 18 gennaio 2017

Jendu vinendu9: Attianese-Fedeli-Tajani-Minniti


Pasquale Attianese
Notizia  boom a Crotone: Pasquale Attianese tratto in arresto perché considerato, addirittura, il capo di una banda di tombaroli che  trafficavano nella vendita clandestina di reperti archeologici.
Con  Pasquale Attianese ho avuto una certa frequentazione professionale, che nel corso di tanti anni mi ha consentito di conoscerlo bene. Pasquale Attianese era, ed è, il massimo esperto di archeologia magno-greca dell’Italia meridionale, perito del Tribunale di Crotone, docente di Latino e Greco, autore di vari testi sulla numismatica magno-greca e sull’archeologia nella provincia di Crotone. Sono convinto che riuscirà a dimostrare la sua estraneità ai fatti contestatigli. 
Gli inquirenti parlano di intercettazioni telefoniche. Pasquale era, ed è, un estroverso, solo un po’ spensierato ed incline a prendere sotto gamba certe situazioni. Immagino che, se qualcuno per telefono gli chiedeva un consiglio, lui non si tirava indietro e magari gli poteva anche capitare di parlare a ruota libera. Ma da questo a passare per capo di una banda di malfattori ce ne corre.
E poi conosco Pasquale anche sotto altri aspetti. Siamo stati colleghi per tanti anni e ricordo bene le sue difficoltà, quando aveva qualche spesa imprevista o quando doveva cambiare gli pneumatici dell’auto. Insomma: cerco di stare con i piedi per terra e mi è difficile pensare al capo di una banda che ha problemi quando deve andare dal gommista.
Caro Pasquale, ti aspettiamo, non per una cena, ma per una pizza, che è uno dei pochi lussi che ancora possiamo permetterci con le nostre pensioni. Ciao, a presto.

Valeria Fedeli
Di Valeria Fedeli ormai sappiamo tutto o quasi. Al momento della sua nomina a Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, il grosso pubblico sapeva poco di lei, ma tutti erano convinti che, chiunque essa fosse, non poteva certo far peggio dell’accoppiata Giannini-Faraone che l’aveva preceduta. E invece lei c’è riuscita; probabilmente ci ha dovuto mettere un po’ di impegno, ma c’è riuscita: con i falsi curriculum, le sue mielose giustificazioni e la sua falsa laurea. Ora però, passata la tempesta, ci ha preso gusto e, approfittando della  delega prevista dalla “Buona scuola”, vuole riformare gli Esami di stato. Alla Maturità niente più minimo sei in tutte le materie, basterà la media del sei, che è cosa ben diversa; niente più quizzone, le prove scritte saranno due; niente più tesina, basterà aver fatto l’alternanza scuola-lavoro (una vera perdita di tempo) ed aver partecipato (non superato, partecipato) alle prove Invalsi, finora facoltative. Alla terza Media abolizione della prova Invalsi e riduzione degli scritti.
Quando scoppiò il caso della laurea inesistente, sui social si disse che nel nostro Paese, per fare il Ministro dell’Istruzione, bastavano la Licenza Media e l’iscrizione al PD. Non è che per caso, per superare la Maturità, si arriverà allo stesso punto?!

Antonio Tajani
Antonio Tajani è stato eletto Presidente del Parlamento europeo. Siamo contenti per lui e siamo contenti anche per l’Italia, che così raggiunge un trittico di presenze importanti dalle parti di Bruxelles (Tajani, Mogherini, Draghi). La stampa di riferimento ha salutato l’elezione con toni commossi e trionfalistici, considerandola l’inizio di una ripresa continentale delle istanze moderate. Ci andrei un po’ cauto. Tajani, a quel che se ne sa, è una brava persona. Tra i fondatori di Forza Italia, è sempre rimasto vicino a Berlusconi, il che costituisce un titolo di merito se solo si pensa a quel che è avvenuto negli ultimi venti anni intorno al Cavaliere, e quindi, solo per questo, bisognerebbe dare un premio alla sua lealtà. Ma, a parte questa lealtà, non risultano altre particolari benemerenze dell’uomo politico. Staremo a vedere, ma da questa elezione esce confermata una tendenza, che sembra consolidarsi nel corso degli anni. Quella di assegnare all’Italia, in ambito europeo, incarichi di facciata, più che di sostanza. A parte il caso di Mario Draghi, che dirige la BCE, Federica Mogherini, alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (mai definizione fu più altisonante e più vuota), si ritrova a dirigere una politica estera che in realtà non esiste ed Antonio Tajani avrà il compito di moderare i dibattiti di un Parlamento che non conta nulla, o quasi. Del resto tutto si tiene. I nostri rappresentanti sono l’espressione di un’Italia che, con il suo mostruoso debito pubblico, ormai conta poco o niente e che viene trattata come e per quello che conta.


Marco Minniti 
Marco Minniti è il nuovo Ministro dell’ Interno e, da quando è stato nominato, si respira un’aria nuova al Viminale. Si ritorna a parlare di CIE, Centri di identificazione ed espulsione,  una volta innominabili a Sinistra,  e di maggiore celerità ed efficienza nell’iter di attribuzione del diritto d’asilo e nelle espulsioni dei non aventi diritto. Parole? Vedremo. Minniti è Calabrese ed ha la testa dura, per cui penso che non si rassegnerà facilmente e non getterà la spugna, prima di aver tentato tutto il possibile. Oltre tutto è  abituato ad agire in modo riservato e parla poco, a differenza di Renzi  e di Alfano che l’ha preceduto, per cui in genere non promette ciò che poi ritiene di non poter mantenere. Se una cosa gli manca, a mio modesto parere, è una visione complessiva dei problemi e del contesto in cui si trova ad operare. Lo sa Minniti quello che lo attende? Conosce le incrostazioni, gli interessi, gli intrallazzi contro cui gli toccherà muoversi?
Perché c’è qualcosa di pateticamente tragico in questo nostro sgangherato Paese. L’Italia ha milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà, eppure…eppure questo nostro sgangherato ed amato Paese si è messo in testa di risolvere i problemi di assistenza dell’universo mondo. Cerca clandestini dappertutto, li trasporta, li accoglie, li paga anche, perché stiano buoni. Per ora si limita all’Africa ed al Medioriente. Ma perché limitarsi? Ammesso che ci riesca, perché non andare a raccogliere quelli dell’Asia, dell’America latina, del pianeta Marte pure, se ce ne sono? Perché i primi sì e gli altri no? La bontà o è totale o non è.
Capito Minniti? Bastera un CIE per ogni Regione? O ce ne vorrà uno  per ogni Comune? Auguri, Minniti, ne hai bisogno.
Ezio Scaramuzzino

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