mercoledì 22 febbraio 2017

Siamo ancora liberi?

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Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. (art.21 della Costituzione Italiana). Ma è proprio così? Probabilmente qualcuno non sa che tale diritto patisce molte limitazioni.
Ad esempio provate a dire pubblicamente che la Shoah è una bufala, inventata dagli Ebrei per continuare tranquillamente a dominare il mondo. Ovviamente la bufala è dire che la Shoah è una bufala, anzi, a volerla dire tutta, un’idea del genere è roba da mentecatti. Ma si può impedire a qualcuno di dire scemenze? O meglio, si è ancora liberi di dire scemenze, oppure si è obbligati a ripetere quello che dicono i più? Beh, già in molti Paesi certe scemenze non si possono dire pubblicamente e, se le dici, commetti un reato.
Ancora. Provate a salutare qualcuno con la mano tesa ed il braccio alzato di circa 150°. La legge Mancino, n. 205 del 25 giugno 1993, sostiene che state facendo apologia del Fascismo e state commettendo un reato. Tutto questo in un mondo nel quale le uniche manifestazioni di autentico Fascismo sono quelle degli Antifascisti. Inutile dire che lo stesso reato non è previsto per chi saluta con il pugno chiuso.
Ancora. Provate a dire che due gay, che si baciano in pubblico, vi fanno schifo. Potete solo pensarlo, perché, se lo dite pubblicamente, commettete il reato di omofobia.
Ancora. Provate a dire che l’Islam è una religione violenta e che Maometto è assassino e pedofilo. Potete solo pensarlo, perché, se lo dite pubblicamente, commettete il reato di islamofobia.
Sia ben chiaro: in ambito europeo la legislazione varia da stato a stato, ma la tendenza è ormai consolidata ed è scontato ritenere che quanto prima i cittadini europei saranno tutti uniformati sugli stessi parametri legislativi, un po’ come è avvenuto per la misura delle banane e dei cetrioli.
Esistono poi tanti altri atteggiamenti e, quel che è più grave, tante altre opinioni, che ancora non sono reato e che per il momento sono solo condannati come riprovevoli e disdicevoli dal politicamente corretto, ma, c’è da giurarlo, quanto prima diventeranno reato.
Solo alcuni esempi.
Ritieni che l’Italia è invasa dai clandestini? Sei razzista e xenofobo.
Ritieni che le quote rosa nelle liste elettorali si addicono più alle batterie di polli che non agli esseri umani? Sei maschilista.
Ritieni che le sinistre sono alleate delle banche e del grande capitale? Sei populista.
Ritieni che Rosy Bindi è racchia? Sei sessista
Il PUD (pensiero unico dominante), diffuso dal politicamente corretto e dai media mainstream, non tollera eccezioni, tanto che ormai qualche idea  anticonformistica trova ricetto quasi esclusivamente nei social network (Facebook, Twitter, ecc.). Ma anche questo non so fino a che punto potrà durare, perché già i detentori del PUD hanno incominciato a protestare contro quelle che essi chiamano le false notizie (fake news) diffuse sul web. Prima o poi ci toglieranno anche questi ultimi spazi di libertà, non c’è da farsi illusioni.
E’ pur vero che il PUD negli ultimi tempi ha conosciuto qualche clamorosa sconfitta (vittoria di Trump, Brexit, sconfitta di Renzi al referendum), ma chi lo detiene e lo gestisce è ancora, e si sente, potente ed invincibile, sicché è da considerarsi il nemico primo, ultimo e definitivo della libertà degli esseri umani a livello planetario e bisogna essere vigili.
Verrà il giorno in cui per scrivere un libro, un articolo di giornale, per preparare una trasmissione o esprimere delle idee sarà necessario disporre del visto di conformità o del timbro della Boldrini, di papa Francesco o del giornale La Repubblica o del Corriere.
Saremo felici quel giorno perché saremo tutti omologati a livello planetario e non ci saranno più differenze genetiche tra gli individui: esisterà un solo tipo di ominide, l’homo oeconomicus consumptor, dedito esclusivamente a consumare, senza farsi troppe domande. Una sola differenza sarà consentita, anzi favorita, tra gli umani, quella relativa al reddito, per cui ci saranno pochi superricchi  tra i detentori del potere e folle sterminate di superpoveri, ma questo è un altro discorso.
Saremo tutti felici quel giorno anche per un altro motivo, perché diremo tutti le stesse cose. Diremo che non esistono più le mezze stagioni, che la vita è una valle di lacrime, che gli immigrati ci pagheranno la pensione, che  l’Euro è la salvezza ed il futuro dell’UE, che le Crociate furono un atto di aggressione contro il pacifico Islam, che i Partigiani ci hanno liberato dal Fascismo, che Trump è un razzista xenofobo, che Berlusconi è soltanto un puttaniere.
George Orwell in 1984 aveva previsto l’avvento di un regime con un Ministero della verità secondo cui “ La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è cultura”. Quel giorno Orwell si rigirerà nella tomba e sghignazzando potrà dire: ”Io avevo visto giusto”.
Ezio Scaramuzzino

* Eugène Delacroix, La libertà che guida il popolo, 1830, Parigi Louvre. Olio su tela, 260x325 cm


4 commenti:

  1. Sono d'accordo su tutto. Anche io avevo fatto l'accostamento al libro 1984: praticamente, per assurdo, è come se il pensiero socialista sovietico, dopo aver danneggiato oltre la Cortina di ferro con il crollo dell'impero si fosse sparso per il mondo un tempo libero inquinando la mentalità di alcuni e rovinando la vita della gente comune

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  2. Libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta"", dice Virgilio a Catone parlando di Dante: noi andiamo cercandol la libertà che ci stanno togliendo poco alla volta sempre più

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  3. Cara Maria, grazie per l'attenzione e, soprattutto, grazie per l'acutezza delle tue riflessioni.

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  4. grazie a te: sto vedendo che, per fare presto, non ho riletto e la punteggiatura lascia a desiderare

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