domenica 2 giugno 2013

Le voci del silenzio: Pierino Artese


Ti ho visto arrivare, come ne vedo tanti in questi giorni. Quando ti ho visto svoltare sul viottolo, ho sperato che tu venissi verso di me: lo hai fatto e mi fa piacere. Nel silenzio eterno che mi avvolge, un briciolo della vita che ho vissuto è il balsamo che rischiara le tenebre e si confonde con la luce che mi attende.

Eravamo felici in quei giorni, insieme a tanti altri, e forse  non lo sapevamo.  Abbiamo trascorso tante serate appoggiati sui tubi che da viale Puccini portavano verso la villetta. Parlavamo di tante cose, di tutto e di niente. Della Juve, dei tempi che cambiavano, dei soldi che non bastavano mai.  Una sera d’estate, tanto per fare qualcosa di diverso, improvvisammo una piccola maratona e dalla villetta ci dirigemmo a passo di corsa verso il vicino paese di San Mauro.  Era una corsa, ma forse era più giusto considerarla una danza. Una danza in cui si respirava il profumo dell’amicizia che non muore  e dell’affetto che sfida il tempo. Non chiedevamo molto alla vita. Ora tutto è silenzio.  

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