lunedì 24 luglio 2023

Giorgia: un anno dopo

 


A che punto è il governo Meloni dopo circa un anno di attività? I sondaggi sembrano indicare, al  momento, un leggero calo per Fdi ed un leggero incremento per Lega e FI. Ma non è questo il punto, perché la situazione è in evoluzione, in attesa delle elezioni europee, ed ulteriori sviluppi non sono da escludere.

Piuttosto è possibile indicare un provvisorio, primo, bilancio della sua attività? Io l'ho votata questa maggioranza e non nascondo che avevo riposto su di essa grandi speranze. Ma posso ritenermi soddisfatto? Onestamente no, anzi sono abbastanza deluso, anche se continuo a sperare. Certo mi considero abbastanza scafato e non mi lascio incantare, o condizionare, dalle continue e violente critiche dell'opposizione, che si limita a fare il suo mestiere e finora si è limitata a chiedere le dimissioni di mezzo governo per i motivi più vari. "Lollobrigida è un ignorante, Nordio è un incapace, Piantedosi è un razzista, Santanché è una truffatrice", solo per ricordare alcuni casi.

Però...però tutto fila liscio per il Governo? Certamente no, anche se non dimentico alcuni aspetti positivi, come una certa stabilizzazione della situazione economica e finanziaria  ed un accresciuto prestigio, in ambito europeo e mondiale, del nostro Paese. Ma è tutto qui? E' tutto qui, purtroppo, a parte qualche sporadica iniziativa per tappare falle momentanee e qualche riforma, che per il momento si trova solo allo stato iniziale.

E di colpe se ne possono addebitare? Certo, qualche colpa c'è e non di poco conto. Rilevo subito qualche propensione di esponenti politici della destra a parlare troppo ed in modo poco opportuno, prestando così il fianco ad accuse che non sempre appaiono pretestuose. Ma la colpa più grande, l'errore più grande, l'inadeguatezza più grande si rileva, purtroppo, in quello che è da considerare attualmente il problema numero uno della politica italiana, cioè quello dei clandestini, con il conseguente problema legato all'ordine pubblico.

Per carità di patria, non parlo qui dei blocchi navali e del pugno di ferro di cui parlava la Meloni in campagna elettorale. Capisco bene che una cosa è promettere, altro è mantenere le promesse.

E poi non vedo in giro altri politici che, come Salvini, siano disposti a metterci la faccia ed eventualmente a pagare di persona. Noto ancora che lo stesso Piantedosi, che all'inizio sembrava pieno di tanto fervore, attualmente appare dimesso e rientrato nei ranghi.

D'altra parte la Meloni ormai, pur di non essere attaccata, attua in merito una politica di completo appiattimento e, come coloro che l'hanno preceduta, fonda le sue speranze sul coinvolgimento dell'Europa, con una politica , che da circa trent'anni appare ormai nauseante e stomachevole, oltre che buona soltanto a guadagnare tempo.

Intanto gli sbarchi continuano con un crescendo allucinante e spaventoso, mentre lei, la Meloni, è tutta indaffarata ad organizzare meeting, incontri bilaterali e conferenze varie.

Ora se lei non capisce, o fa finta di non capire, che i clandestini sono il problema numero uno dell'Italia; che questo grosso problema ha ricadute tragiche ed irreversibili sull'ordine pubblico; che anche la stessa tenuta economica del nostro Paese è strettamente collegata a questo problema, a causa delle spese infinite che esso comporta e che non sono adeguatamente compensate dall'UE; che il nostro Paese, in ogni caso, anche per la sua dignità, non può diventare la fogna di raccolta di tutti i mali e di tutti i problemi del mondo; che chi l'ha votata e/o ha creduto in lei è sempre più sbigottito di fronte alle cifre sempre crescenti di questa alluvione.

Orbene, se la Meloni non capisce tutto questo, è destinata a scomparire quanto prima anche lei, come le tante meteore che l'hanno preceduta.

Giorgia, ti prego, datti una mossa!