A
che punto è il governo Meloni dopo circa un anno di attività? I sondaggi
sembrano indicare, al momento, un
leggero calo per Fdi ed un leggero incremento per Lega e FI. Ma non è questo il
punto, perché la situazione è in evoluzione, in attesa delle elezioni europee,
ed ulteriori sviluppi non sono da escludere.
Piuttosto è possibile indicare un
provvisorio, primo, bilancio della sua attività? Io l'ho votata questa
maggioranza e non nascondo che avevo riposto su di essa grandi speranze. Ma
posso ritenermi soddisfatto? Onestamente no, anzi sono abbastanza deluso, anche
se continuo a sperare. Certo mi considero abbastanza scafato e non mi lascio
incantare, o condizionare, dalle continue e violente critiche dell'opposizione, che si limita a fare il suo mestiere e finora si è limitata a chiedere le
dimissioni di mezzo governo per i motivi più vari. "Lollobrigida è un
ignorante, Nordio è un incapace, Piantedosi è un razzista, Santanché è una
truffatrice", solo per ricordare alcuni casi.
Però...però tutto fila liscio per il
Governo? Certamente no, anche se non dimentico alcuni aspetti positivi, come
una certa stabilizzazione della situazione economica e finanziaria ed un accresciuto prestigio, in ambito
europeo e mondiale, del nostro Paese. Ma è tutto qui? E' tutto qui, purtroppo,
a parte qualche sporadica iniziativa per tappare falle momentanee e qualche
riforma, che per il momento si trova solo allo stato iniziale.
E di colpe se ne possono addebitare? Certo,
qualche colpa c'è e non di poco conto. Rilevo subito qualche propensione di
esponenti politici della destra a parlare troppo ed in modo poco opportuno,
prestando così il fianco ad accuse che non sempre appaiono pretestuose. Ma la
colpa più grande, l'errore più grande, l'inadeguatezza più grande si rileva,
purtroppo, in quello che è da considerare attualmente il problema numero uno
della politica italiana, cioè quello dei clandestini, con il conseguente
problema legato all'ordine pubblico.
Per carità di patria, non parlo qui dei
blocchi navali e del pugno di ferro di cui parlava la Meloni in campagna
elettorale. Capisco bene che una cosa è promettere, altro è mantenere le
promesse.
E poi non vedo in giro altri politici che,
come Salvini, siano disposti a metterci la faccia ed eventualmente a pagare di
persona. Noto ancora che lo stesso Piantedosi, che all'inizio sembrava pieno di
tanto fervore, attualmente appare dimesso e rientrato nei ranghi.
D'altra parte la Meloni ormai, pur di non
essere attaccata, attua in merito una politica di completo appiattimento e,
come coloro che l'hanno preceduta, fonda le sue speranze sul coinvolgimento
dell'Europa, con una politica , che da circa trent'anni appare ormai nauseante
e stomachevole, oltre che buona soltanto a guadagnare tempo.
Intanto gli sbarchi continuano con un
crescendo allucinante e spaventoso, mentre lei, la Meloni, è tutta indaffarata
ad organizzare meeting, incontri bilaterali e conferenze varie.
Ora se lei non capisce, o fa finta di non
capire, che i clandestini sono il problema numero uno dell'Italia; che questo
grosso problema ha ricadute tragiche ed irreversibili sull'ordine pubblico; che
anche la stessa tenuta economica del nostro Paese è strettamente collegata a
questo problema, a causa delle spese infinite che esso comporta e che non sono
adeguatamente compensate dall'UE; che il nostro Paese, in ogni caso, anche per
la sua dignità, non può diventare la fogna di raccolta di tutti i mali e di
tutti i problemi del mondo; che chi l'ha votata e/o ha creduto in lei è sempre
più sbigottito di fronte alle cifre sempre crescenti di questa alluvione.
Orbene, se la Meloni non capisce tutto
questo, è destinata a scomparire quanto prima anche lei, come le tante meteore
che l'hanno preceduta.
Giorgia, ti prego, datti una mossa!