Quando Galileo, osservando le oscillazioni del pendolo, fece la grande scoperta, per prima cosa andò a dar la notizia al Granduca.
“Eccellenza,“gli disse “ho scoperto che il mondo si muove”.
“Ma davvero?” fece il Granduca, meravigliato e anche un po' allarmato. “E come l'avete scoperto?”
“Col pendolo”.
“Accidenti! Colpendolo con che cosa?”
“Come, con che cosa? Col pendolo, e basta. Non c'era nient'altro, quand' ho fatto la scoperta”.
“Ho capito. Ma colpendolo con che cosa? Con un oggetto contundente? Con un'arma? Con la mano?”
“Col pendolo, soltanto col pendolo. »
“ Benedetto uomo, ho capito. Avete scoperto che il mondo si muove colpendolo. Cioè, che si muove quando lo si colpisce. Bisogna vedere con che cosa lo si colpisce.
Non potete averlo colpito con niente. E ci vuole un bell' aggeggio per colpire il mondo in modo da farlo muovere".
Il grande astronomo e matematico si mise a ridere di cuore.
“Eccellenza”, disse “ma voi credete che "col pendolo” vada legato con "si muove”. No. Va legato con "ho scoperto”. Col pendolo ho scoperto che il mondo si muove. L' ho scoperto col pendolo”.
“Colpendo il mondo. Ho capito”.
“Ma no. Col pendolo. Col pendolo!”
“Ma colpendo chi, allora? E con che?”
“ Ma non colpendolo. Col pendolo!”
“Che modo di ragionare! Non colpendolo, ma colpendolo!”
Insomma, dovette scriverglielo su un pezzo di carta.
E dire che avrebbe chiarito tutto se avesse detto: “Con il pendolo”.
(Da Vite degli uomini illustri)
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