Salvini sta sbagliando e
non perché, secondo alcuni, pare che la Lega abbia perso 1 o 2 punti nei
sondaggi. Certo, nel caso Siri, ha commesso alcuni errori tattici, mettendosi
sulla difensiva invece di anticipare le mosse degli avversari ed ingaggiando una battaglia che sembrava già persa in partenza. Ma adesso sta sbagliando
perché negli ultimi tempi sta concedendo troppo al M5S e, soprattutto, gli sta
concedendo il diritto di insulto, senza alcuna contropartita.
Il M5S è un avversario
politico, anche se Salvini qualche volta si illude e blatera di lealtà e di
parola data, e agli avversari si può concedere tutto, la buona fede,
l’incapacità, l’immaturità, ma non gli si può concedere il diritto di intaccare
l’onore tuo e di coloro che ti seguono e ti votano.
Sentire, non tanto Di Maio,
che, pur velenoso, almeno si sforza di apparire civile, ma un minus habens come
Fico e altri grillini che straparlano di superiorità morale nei confronti di coloro che sarebbero
intaccati da tare ereditarie e da indegnità morale, prima che indignare, fa
venire la nausea, il voltastomaco e il latte alle ginocchia.
Salvini deve incominciare a
replicare a tono, non con il suo solito sorriso di sufficienza, che ormai appare mellifluo ed irritante. Capisco che mancano solo una
decina di giorni alle elezioni e che una rottura in questo momento potrebbe
danneggiarlo, ma personalmente ritengo che potrebbe danneggiarlo di più
un’eccessiva arrendevolezza.
Una eventuale crisi di
governo prospetterebbe alcune soluzioni.
La prima non è, come alcuni
temono, un’alleanza tra PD e M5S, perché troppo fango e troppo livore c’è
stato tra di loro ed i tempi, secondo
me, non sono ancora maturi per una riaggregazione tra i due corpi della
sinistra.
Più probabile, invece, un
incarico tecnico a Draghi, con la complicità di Mattarella e l’appoggio esterno
di PD e M5S, all’unico scopo di far fuori Salvini, diventato ormai troppo
ingombrante per i suoi avversari-nemici. Il tutto a prescindere dalle
conseguenze politiche ed economiche che un simile incarico potrebbe comportare.
C’è poi una terza ipotesi,
quella del riavvicinamento a Forza Italia e del ricompattamento del
centrodestra a livello nazionale. Capisco pure che dopo le vicende e le molte incomprensioni degli ultimi mesi
una ipotesi del genere comporta qualche difficoltà per Salvini, ma, al momento
, mi sembra questa la soluzione più conveniente oltre che la più caldeggiata
dagli elettori di riferimento.
Se proprio deve scegliere
tra M5S e Berlusconi, meglio quest’ultimo, non c’è paragone. E’ vero che al Cavaliere
piacciono troppo le donne, è vero che qualche volta egli flirta con il PD, sono
vere tante cose, ma con lui si può ragionare e governare, col M5S invece si può
solo litigare, sragionare, sgovernare e mandare l’Italia in fallimento.
Salvini, datti una mossa.
Sei ancora in tempo.
Ezio Scaramuzzino
Ezio Scaramuzzino
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