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mercoledì 31 gennaio 2024

Jendu vinendu 19 - Sinner - Schlein Luxuria

 

Jannik Sinner


Jannik Sinner è un campione assoluto e su questo non ci sono dubbi, ma ci andrei cauto a considerarlo una gloria italiana. Intanto perché è Altoatesino di lingua tedesca e costoro, come è risaputo, preferiscono definirsi Sudtirolesi (Südtiroler) e non  Altoatesini, tranne  quando si tratta di ricevere soldi, nel qual caso fanno proprio il motto “pecunia non olet” e non vanno tanto per il sottile. Ma ci andrei cauto anche perché, come è altrettanto risaputo, egli ha stabilito la sua residenza nel Principato di Monaco e non lo ha fatto di certo perché è tifoso della famiglia Grimaldi. Lo ha fatto soltanto perché il Principato è un paradiso fiscale e le tasse, lì, sono inesistenti, o quasi. Ma non mi sento di condannarlo per questo, perché in fondo egli ha solo seguito l’esempio di tanti campioni dello sport e di tanti altri Italiani illustri (illustri?), circa 8.000 oggi. Certo,  Sinner ha imparato presto, a soli 22 anni, ma in compenso non si atteggia a moralista, non fa prediche e si limita a godersi i soldi. A differenza di tanti altri, tra i quali voglio ricordare almeno l’ingegner Carlo De Benedetti, l’ex proprietario della galassia Repubblica, tanto per intenderci, il quale con le sue imprese incassa in Italia ed ha la residenza fiscale in Svizzera. E mi fermo qui, per carità di Patria.

Elly Schlein e Vladimir Luxuria


Confesso la mia incompetenza sull’argomento, ma debbo ammettere che io ero rimasto a qualche anno fa, quando ancora gli omosex si dividevano in due sole categorie, gay e lesbiche, con al massimo una sola distinzione tra attivi e passivi. Poi le cose si sono complicate e la stessa sigla  LGBTQIA+ viene continuamente aggiornata ed allungata per tener conto di tutte le tendenze e di tutte le sfumature di comportamento. Ma di recente un dubbio atroce mi ha attraversato la mente, quando, dopo un primo momento di sbandamento perché ritenevo di essere finito in un museo degli orrori, mi sono ripreso ed ho osservato con attenzione la foto a fianco. Si sa che la Schlein, nata femminuccia, ama un’altra donna e che Luxuria, nato maschietto, ama un altro uomo. Ma non potrebbe succedere che, a parti invertite, i due finiscano con l’innamorarsi anche tra di loro? Ed in questo caso bisognerebbe parlare di relazione omo o di relazione etero?

lunedì 17 febbraio 2014

Vladimir Luxuria: Il coraggio delle proprie idee!


Vladimir Luxuria è andato/a alle olimpiadi invernali di Sochi, non per assistere alle gare, ma con l’intento di farsi arrestare. Dopo la recente trombatura alle ultime politiche, ormai Vladimir è un po’ out e, pur di far parlare di sé, è disposto/a a qualunque cosa. Questa volta ha inalberato un cartello che inneggiava ai gay, con la segreta speranza di essere arrestato/a dalla polizia russa e di crearsi quindi un alone di martirio. Ma gli/le è andata male, perché pare che la polizia si sia limitata a controllare i documenti nel più vicino commissariato ed a rilasciarlo/a subito dopo. Questo non ha impedito a Vladimir di protestare via Twitter e di montare il “caso”.

Curiosi questi nostri martiri!  Sono sempre pronti a fare la rivoluzione, ma pretendono di farla senza rischi e soprattutto senza fastidi di alcun genere. Anche un controllo dei documenti diventa un attentato ai diritti fondamentali e soprattutto un attentato alla libertà personale.

D’altra parte, nel caso di Luxuria, non mi sento nemmeno di infierire più di tanto, perché il personaggio è di un  certo livello e nel corso della sua attività politica si è sempre impegnato nella soluzione di problemi importanti. Ricordo che anni fa fu coinvolto/a in un problema  non secondario: se cioè la sua condizione di gay gli/le imponesse di utilizzare alla camera dei deputati le toilettes femminili o quelle maschili.

Quanto alla sua protesta anti Putin e pro gay, non è il caso di prenderla sotto gamba  o fare della facile ironia. Conoscendo il personaggio, non mi sento di mettere in dubbio la sua buona fede e  sono convinto che presto risentiremo parlare di lui. Magari prossimamente Vladimir andrà a protestare in Arabia Saudita, nel cuore dell’Islam, e farà un comizio davanti ad una moschea. Ne è capace e so che non ha paura. Gli/le consiglio soltanto, nel caso dovesse prendere una simile decisione, di fare il biglietto aereo di sola andata, perché, a fare anche quello di ritorno, ci rimetterebbe soltanto i soldi.