mercoledì 30 giugno 2010

Inseminazione eterologa nella Venezia del '400

Poggio Bracciolini, famoso umanista del '400, la racconta nel suo Liber facetiarum.

Un ciarlatano giunse a Venezia ed espose il disegno di un "coso", diviso da quattro legature. Un Veneziano si avvicinò e chiese che significassero quelle legature. Il ciarlatano, scherzando, gli rispose che quel disegno rappresentava il suo "coso" e che con la prima parte poteva generare dei mercanti, con la seconda dei soldati, con la terza dei capitani e con la quarta dei papi. Ovviamente la tariffa era commisurata alle richieste.
Il Veneziano ne parlò prima con la moglie e poi concordò con quello una prestazione per fargli procreare un soldato.
Mentre il ciarlatano era all'opera, il marito fece finta di uscire e si nascose dietro il letto. Al momento opportuno saltò fuori e diede una poderosa spinta alle reni del procreatore, esclamando:"Per i Santi Evangeli di Dio, ti ho fregato: questo sarà un Papa!"

Originale in latino:
De Veneto Insano Quem Pharmacopola Circumforaneus Derisit
Narravit quoque aliam fabulam, in qua plurimum risimus. Ait pharmacopolam circumforaneum Venetias venisse, cujus in vexillo pictus erat Priapus pluribus ligaturis distinctus. Accessit quidam Venetus, quid illa distinctio significaret, quaerens. Ille per jocum ait, membrum suum illius esse naturae, ut quum mulierem prima tantum parte cognosceret, mercatores faceret; secunda milites; tertia Duces; quarta Pontifices: et pretium pro qualibet personarum petebat. Id credens stultus, communicata re cum uxore, domum vocavit hominem, facto pretio, ut sibi filium militem faceret. Cum ad coitum cum uxore ventum esset, maritus simulans se abire, clanculum post lectum secessit. Et cum illi gignendo militi intenti essent, prosiliit fatuus, et culum sessoris vehementer premens, ut quartae quoque partis beneficio uteretur: 'Per Sancta Dei Evangelia, hic erit Papa!' inquit, putans se socium defraudasse.

Banane

Mio padre mi raccontava di aver visto le prime banane della sua vita nel 1930 in un ristorante di Catanzaro.Non sapendo come mangiarle, ne prese una ed incominciò ad affettarla con un coltello.

Un cameriere gli tolse di mano il coltello, prese la banana, la sbucciò con le mani e gliela diede dicendo:
“E’ così che si sbuccia”.

“Bella scoperta”, rispose mio padre,”ma, prima di sbucciarla, la taglio sempre per vedere se è matura”.

martedì 29 giugno 2010

Enciclopedie

Che Wikipedia sia poco attendibile è un'opinione largamente diffusa tra gli addetti ai lavori.Molti si lamentano della scarsa accuratezza dei dati, altri ancora dicono apertamente che, se vogliono andare sul sicuro, ricorrono alla cara, insostituibile Treccani o all'Enciclopedia Zanichelli largamente diffusa.

Opinioni comunque, nelle quali il confine tra il certo e l'incerto è sempre molto labile.
L'altro giorno però mi mi è capitato di leggere una lettera di protesta, che ha tutta l'aria di essere una condanna senza appello per la celebratissima enciclopedia del WEB.

"In Wikipedia , alla voce E 605 è scritto:Antiparassitario velenosissimo.2 grammi sono sufficienti ad uccidere un uomo adulto.Questa informazione mi sembrava preziosa, perché ho 87 anni e volevo togliermi la vita.Ho ingerito ben 20 grammi di questo presunto veleno, ma sono ancora vivo.Si può sapere da dove avete preso questa informazione sbagliata? "

lunedì 28 giugno 2010

L'indifferenza

Che cosa mi induce a parlare solo ogni tanto, quasi raramente, di politica, commentare i fatti di cronaca, seguire le vicende del mondo? La nausea, solo la nausea, e l'indifferenza che ne consegue. Parlare di politica a chi? e a che scopo? Commentare i fatti a chi? e a che scopo?

Nessuno è più disposto ad ascoltare gli altri o a prestare un minimo di attenzione alle ragioni degli altri. Ti volgi attorno e ti accorgi che, nel deserto umano che ci avvolge, il mondo si è incarognito ed è infestato da branchi di lupi che attendono solo di poter divorare gli avversari.


In questa situazione mi volgo preferibilmente al passato, per sollevarmi dalle schifezze che ci sommergono. Quanto al presente, ci rido amaramente sopra o mi limito a ritagliarmi una piccola fetta di mondo, per lavorarci dentro, come il tarlo che non si chiede a chi o a che cosa serva il buco che sta scavando. Non volgo la schiena alla società umana: ci sto dentro, la guardo, me ne servo e la servo, nella più completa indifferenza.

Il posto

Ricordo ancora le risate di mio padre, quando mi raccontava le vicende di Pintella, noto lestofante e mattacchione del mio paese.
Pintella stava spesso "in collegio", come allora era definito il carcere,ma una volta riuscì ad evadere.
Il secondino si accorse in tempo della fuga e si mise ad inseguirlo:
"Torna indietro,Pintella,non mi rovinare. Ho moglie e figli e, se scappi, perdo il posto".
Al che Pintella:
"Prendi il mio, che è libero".

domenica 27 giugno 2010

Saba e Ungaretti

Umberto Saba, a un giornalista che gli chiedeva quale fosse la sua opinione di Giuseppe Ungaretti, rispose:
"E' un grande poeta".
L'intervistatore gli riferì allora che Ungaretti lo riteneva invece un poeta modesto.
"Può darsi, concluse Saba, che ci sbagliamo tutti e due".

sabato 26 giugno 2010

Genealogie regali

Vittorio Emanuele III, oltre che con il nome di "re soldato", era conosciuto anche con il nome di "re nano", perché sfiorava a stento il metro e 50 di altezza. Durante una sua visita in Trentino, gli fu riferito che c'era da quelle parti un contadino,Bepi, che aveva una sorprendente rassomiglianza con lui. Il re volle conoscerlo e, quando lo vide, riconobbe che effettivamente la rassomiglianza aveva dell'incredibile.
"Bepi, gli chiese il re, per caso tua madre è mai stata a Roma?"
"No,Maestà, rispose Bepi, mia madre non c'è mai stata, ma c'è stato mio padre".

venerdì 25 giugno 2010

Primi soldi

I primi soldi ricevuti,all'età di circa otto anni, sono stati le monete di dieci lire, che avevano le due spighe su un verso e l'aratro sull'altro.Mia madre me le dava la domenica mattina perché le mettessi nel sacchetto del sacrestano,che passava a raccogliere le offerte durante la messa. Io però spesso non mettevo la moneta nel sacchetto e con i miei compagni me la giocavo a battimuro.
Mi capitò di vincere e di mettere assieme un gruzzolo di parecchie lire.
Una domenica però misi nel sacchetto non solo le ottanta lire che mi ero trattenuto, ma altre quaranta lire.Sentivo di aver giocato in società col parroco e mi sembrava giusto renderlo partecipe del guadagno.

giovedì 24 giugno 2010

Un calcio al calcio

Non commento la sconfitta dell'Italia ai Mondiali.Penso non ne valga la pena.Ci sono cose più importanti nella vita.Anzi,vogliamo dirla tutta?Penso che la nazionale italiana fosse veramente una povera cosa e che la sua eliminazione sia stata più che giusta.E,per favore,non si venga a dire...se c'era Balotelli, se c'era Totti...Non è questione di chi c'era, è solo questione di mentalità...

Rimpianto

Il più antico documento assiro-babilonese che si conosca è scritto in caratteri cuneiformi e risale a circa 3000 anni fa. In quel documento l'ignoto scriba rimpiange le virtù degli antenati e sostiene che l'immoralità delle donne è diventata ormai insopportabile.

Nuovo blog

Ho appena creato il blog. Che cosa mi propongo di fare? Ancora non lo so.Per il momento l'ho creato. Per il resto tutto dipenderà dalla voglia e dal tempo. Ciao a tutti.