mercoledì 12 aprile 2017

Il gioco dei quattro cantoni

Ci avete capito qualcosa della guerra in Siria? Cerchiamo di venirne a capo e ricapitoliamo. Dunque, la guerra inizia nel 2011 sulla scia delle Primavere arabe che avevano portato a cambi di regime in Tunisia, Libia, Egitto. Solo che questa volta il presidente Bashar al-Assad riesce a resistere alle manifestazioni di piazza sobillate dall’Occidente, in particolare dagli USA di Barack Obama ed Hillary Clinton, e riesce anche a passare al contrattacco. La guerra dura da sei anni, non se ne intravede la fine e Assad appare ancora abbastanza saldamente in sella.
 I protagonisti della guerra sono numerosi e, contrariamente a quello che normalmente avviene nelle guerre classiche dove si combatte da una parte o dall'altra, i loro ruoli non sono sempre chiari e talvolta sono anche interscambiabili. Può capitare, ad esempio, che due combattano entrambi contro un nemico comune, ma non per questo sono alleati tra di loro. Esempio: i Curdi ed i Turchi combattono entrambi contro Assad, ma sono anche acerrimi nemici tra di loro. Conseguenza: se un soldato turco incontra un soldato siriano ed un miliziano curdo, prima spara al Curdo e poi, ma solo poi, al soldato siriano. Per converso può capitare che due schieramenti siano alleati tra di loro, ma non necessariamente hanno un comune nemico. Esempio: Turchi e Russi sono alleati, o almeno si considerano ufficialmente tali, ma i Turchi combattono contro Assad, mentre i Russi difendono Assad.
Insomma chi ci capisce è bravo e solo per cercare di fare un po’ di chiarezza in questo guazzabuglio simile ad una scacchiera dove ognuno si posiziona come vuole, si fornisce di seguito un quadro, necessariamente sommario, degli schieramenti. 
Siria - E’ la protagonista principale della guerra con il suo presidente Assad che resiste grazie soprattutto all’aiuto della Russia di Vladimir Putin. Assad appartiene alla minoranza musulmana degli Alawiti, vicini agli Sciiti e nemici dei Sunniti, cui appartengono l’ISIS e quasi tutte le altre sigle combattenti.
Russia - E’ la principale ed indispensabile alleata di Assad. Senza il suo aiuto la Siria sarebbe già crollata.
ISIS ( o DAESH in arabo) – Con l’emiro Abu Bakr al-Baghdadi  occupa buona parte del territorio in mano ai ribelli, il cosiddetto Califfato con capitale Raqqa, e costituisce il principale avversario del regime siriano.
Al-Nusra – E’ la reincarnazione, o quel che ne resta, della vecchia Al-Qaeda di Osama Bin Laden. Fa concorrenza ad ISIS in estremismo terroristico.
Turchia – Con il presidente Erdogan, è contro il regime siriano di Assad, ma,  dopo un primo periodo di ostilità, è attualmente alleata della Russia, che aiuta Assad. E’ anche nemica dell’ISIS, che combatte contro Assad.
Curdi - Costituiscono una forte minoranza in vari stati della regione, sono contro il regime di Assad e contro la Turchia che combatte i Curdi di casa propria e Assad. Tendono fondamentalmente alla creazione di uno stato curdo.
Qatar – E’ contro Assad, ma anche contro ISIS (almeno ufficialmente). Ricchissimo, si limita a finanziare la guerra.
Arabia Saudita – vedi Qatar.
IRAN – Costituisce, come è noto, uno stato teocratico sciita. Ufficialmente alleato di Assad.
Hezbollah – Gruppo sciita libanese, finanziato dall’IRAN ed ufficialmente alleato di Assad.
USA – Contro Assad e contro ISIS, appoggia ufficialmente i cosiddetti “ribelli moderati”. Di costoro però si ignora l’esistenza e la zona di attività, anche perché, probabilmente, esistevano solo nella fantasia di Barack Obama ed oggi esistono solo sulla carta.
Unione Europea – Non conta nulla, almeno qui in Siria, e si limita di tanto in tanto ad emettere qualche comunicato stampa. Chiedere per informazioni a Flavia Mogherini, Italiana ed Alto rappresentante per la politica estera dell’UE (mai nome così altisonante fu più sprecato in rapporto alla pochezza del personaggio che lo rappresenta). La Mogherini, per chi lo avesse dimenticato, è quella dalla lacrima facile e che, quando viene a sapere di un atto terroristico, invece di dare indicazioni sul da farsi, si mette a piangere.
Israele – Ufficialmente neutrale, alleato degli USA, semialleato della Russia di Putin, in cerca di un accomodamento con la Turchia di Erdogan, è un tradizionale nemico di Assad, di Hezbollah, dell’Iran e in dosi minori di tutti i paesi arabo-musulmani della regione. Vigila ed interviene di tanto in tanto allo scopo di eliminare soprattutto il pericolo sciita e far durare la guerra il più a lungo possibile, perché più i vicini si scannano tra di loro, meglio è. 
L’elenco non è finito, ma a me è venuto il mal di testa e mi fermo qui. Se anche a voi, come penso, è venuto il mal di testa e comunque avete voglia di capirne di più, provate a chiedere ad Angelino Alfano, nostro Ministro degli Esteri ed ex Ministro degli Interni, quello che “gli immigrati e i clandestini sono una risorsa”. Probabilmente, anzi quasi certamente, non ci ha capito niente nemmeno lui, anche perché, visti i suoi precedenti agli Interni, è da presumere che il suo Q.I. non gli consenta di volare alto. Comunque, siccome fa parte del governo, si farà spiegare qualcosa dalla Fedeli (Il Ministro alla P.I. con la Licenza media), o dalla Boschi ( il Ministro che si intende di banche e per questo è anche meglio conosciuta con il nome di Maria Elena Etruria Boschi), o dalla Madia (il Ministro che ha scopiazzato la tesi di laurea) e vi farà sapere.
Un'ultima breve annotazione. La menzogna quotidiana, continua, assillante, quasi universale, che ormai ci avvolge tutti come in una spirale di nebbia, considera, senza uno straccio di prova, Assad colpevole  dei recenti morti in Siria provocati dal gas. Bene. Dico chiaramente che la menzogna universale potrà anche inondarci e sommergerci, ma potrà farlo senza il mio pur modesto contributo, perché resta sempre menzogna. Ce l'ha insegnato Alexandr Solzenicyn, premio Nobel per la letteratura (quando il premio Nobel era ancora una cosa seria) nel suo famoso Vivere senza menzogna. Ed io, in tutta onestà, se debbo scegliere tra Alfano e Solzenicyn, non ho esitazioni: sto dalla parte di Solzenicyn. 
Ezio Scaramuzzino
P.S. I migliori e più fervidi auguri pasquali ai miei 25 lettori, che ringrazio ed abbraccio affettuosamente, uno per uno.






2 commenti:

  1. Ti ricambio i migliori auguri per la Santa Pasqua

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  2. vdo che il mio commento precedente è sparito, peccato, era un po' lunghetto e adesso è tardi

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