Io no so
se Matteo Renzi ed il laicismo in genere continueranno a contare molto
nella politica italiana. Spero di no, ma temo di sì e dico questo in previsione
di quello che probabilmente racconteranno gli storici e le generazioni future,
non tra qualche secolo, ma molto prima, forse tra qualche decennio soltanto,
quando presumibilmente l’Italia non esisterà più, almeno per come la conosciamo
e per come essa è nata, si è costituita e si è evoluta nel corso dei secoli.
Qualche tempo fa, il premier turco Erdogan, l’aspirante dittatore al quale noi Europei
abbiamo dato e continuiamo a dare miliardi di euro perché bloccasse il flusso
dei migranti, ha ripreso ad inveire. Nonostante i miliardi già ricevuti, ha
minacciato di sbloccare il flusso e di farci invadere dai migranti, più di
quanto già non avvenga. Poi ha rivolto un appello ai milioni di Turchi che già
vivono in Europa, invitandoli a fare più figli, almeno cinque a famiglia,
perché solo così, diceva, essi sarebbero diventati i padroni dell’Europa.
Interessante anche quello che di recente ha fatto il neo Ministro degli Interni, Marco Minniti, Calabrese. Non nascondo che il Minniti mi sta simpatico e non solo perché siamo corregionali. A differenza di quel che sosteneva Alfano, secondo il quale i clandestini sono una risorsa, egli dice che invece l'invasione è un grosso problema. E' già un passo avanti. Convinto di questo, egli ha stipulato con le autorità libiche un patto, molto oneroso per l'Italia, per bloccare l'invasione. Nulla di male, ci mancherebbe, ma c'è un problema: Minniti il patto l'ha stipulato con le autorità di Tripoli, che non contano niente, invece che con quelle di Bengasi che sono i veri padroni della Libia. Cose che capitano, certo, e difatti nell'ultimo mese gli arrivi dalla Libia sono raddoppiati.
Interessante anche quello che di recente ha fatto il neo Ministro degli Interni, Marco Minniti, Calabrese. Non nascondo che il Minniti mi sta simpatico e non solo perché siamo corregionali. A differenza di quel che sosteneva Alfano, secondo il quale i clandestini sono una risorsa, egli dice che invece l'invasione è un grosso problema. E' già un passo avanti. Convinto di questo, egli ha stipulato con le autorità libiche un patto, molto oneroso per l'Italia, per bloccare l'invasione. Nulla di male, ci mancherebbe, ma c'è un problema: Minniti il patto l'ha stipulato con le autorità di Tripoli, che non contano niente, invece che con quelle di Bengasi che sono i veri padroni della Libia. Cose che capitano, certo, e difatti nell'ultimo mese gli arrivi dalla Libia sono raddoppiati.
Comunque, sulla
base di quello che l’Islam ci minaccia, di quello che noi Europei ed Italiani
facciamo, di quello che avviene ogni giorno, proviamo a pensare a quello che
sarà l’Italia dell’anno 2050. Immaginiamo un professore di Storia che racconterà
ai suoi alunni le vicende di questi nostri giorni.
Saremo
in un Liceo di una qualunque città italiana, le classi saranno rigorosamente
divise in maschili e femminili, i pochi Italiani autoctoni e superstiti saranno equamente
divisi tra le varie classi, per non appesantire con la loro presenza il normale
svolgimento delle lezioni. Il docente, probabilmente con il turbante e la
barba, così si rivolgerà agli alunni:
In nome di Allah, clemente e misericordioso,
e del suo Profeta Maometto, che Allah lo benedica, esaminiamo le vicende dei
vari governi succedutisi negli anni 2011-2020. Erano quelli gli anni in cui
imperava la cultura della dissoluzione e della morte, già ampiamente diffusa
nella società italiana e in quegli anni favorita da vari governi e in
particolare da quelli presieduti da Matteo Renzi, cattolico praticante ed
ispirato dalla Chiesa del Papa che veniva dalle pampas argentine.
Ricordiamo le leggi più importanti in
materia emanate durante i suoi governi, leggi considerate allora progressiste e
liberali, ma in realtà ispirate ad una concezione della vita di tipo funerario
ed oppressivo-mortuario: la liberalizzazione della droga, che porta a morire,
non a vivere; le unioni civili tra sodomiti, che hanno un tasso di fertilità uguale
a zero; l’eutanasia, che aiuta ad anticipare la morte, non ad allungare la
vita; il suicidio assistito, che fa il paio con l'eutanasia; infine, nel 2020,
la legalizzazione della pedofilia e dell’incesto tra adulti consenzienti, che
portano alla dissoluzione della specie; senza dimenticare il massiccio ricorso
alla contraccezione ed all’aborto, già legalizzati e largamente praticati da
qualche decennio. L’edonismo e l’individualismo, impliciti in queste leggi,
stavano portando, anzi avevano quasi già portato all’estinzione del popolo
italiano.
Ma, per fortuna, siamo arrivati noi e,
grazie a noi, il popolo italiano è rifiorito ed ha ripreso a crescere. Oggi,
sempre grazie a noi, l’Italia è in piena espansione demografica ed economica e,
quel che più conta, in piena espansione culturale. Basta guardarsi attorno:
ogni città, ogni paese, ha la sua moschea, il suo bazar, il suo centro
culturale islamico; ogni giovane italiano ed islamico studia con amore il
Corano ed è pronto al martirio per la fede; ogni giovane italiana ed islamica è
sottomessa al padre, o ai fratelli, o al marito, considera il pudore la sua più
grande virtù e rispetta tutte le altre leggi di Allah, clemente e
misericordioso.
Certo il nostro compito non è stato facile.
Abbiamo dovuto combattere contro gli infedeli, che mal tolleravano la nostra
supremazia; abbiamo dovuto moralizzare la vita pubblica e privata, distruggendo
soprattutto la mala pianta dell’omosessualità e di tutte le altre devianze
sessuali; abbiamo dovuto combattere contro la corruzione e la depravazione della
moribonda società occidentale; abbiamo dovuto uccidere, frustare, infliggere
punizioni esemplari, sempre per convincere i riottosi.
Abbiamo dovuto anche ripulire le
biblioteche, le cineteche, i musei, perfino le chiese, perché ognuno di questi
luoghi era pieno di arte depravata e blasfema. Era opportuno
e doveroso farlo, perché queste presunte opere d’arte, o contraddicevano il
Corano e quindi erano peccaminose e contrarie all’Islam, o erano conciliabili
con il Corano, nel qual caso erano superflue. Non capiterà più che in un libro
vergognoso come “La Divina Commedia” un certo Dante Alighieri possa raccontare
del nostro Profeta Maometto, che Dio lo benedica, sprofondato nell’Inferno tra
gli scismatici. E non capiterà più che in una Chiesa, come quella che una volta
esisteva a Bologna, si possa vedere un affresco con il nostro Profeta sempre
all’Inferno. Abbiamo infine distrutto e raso al suolo le poche sinagoghe
esistenti, costringendo gli Ebrei, i perfidi Ebrei, ad una nuova diaspora.
Ma possiamo essere soddisfatti di quel che
abbiamo fatto e possono ritenersi soddisfatti anche gli Italiani della
minoranza cristiana. Dopo un primo periodo di torbidi prolungati, nessuno ha
più loro torto un capello e nessuno lo torcerà, sempre che essi accettino la
loro condizione di Dhimmi,* cioè di minoranza cristiana, e paghino la tassa
relativa a questa condizione. Noi musulmani saremo la nuova avanguardia di una
società rinata e destinata a grandi imprese e ognuno di noi sarà lo scudo e la
spada dell’Islam. Grazie ad Allah, clemente e misericordioso, ed al suo Profeta
Maometto, che Allah lo benedica.
Ezio Scaramuzzino
* La dhimmitudine nei paesi musulmani riguarda la condizione dei Cristiani, i quali sono tenuti a pagare una tassa secondo un curioso principio giuridico. Il discorso che i Musulmani fanno è questo. I Cristiani, in quanto tali, non meritano di vivere. Noi però siamo magnanimi, consentiamo loro di vivere e anzi li proteggiamo pure, solo che essi per questa protezione ci debbono ringraziare e pagare pure una tassa. L'alternativa al pagamento è la conversione all'Islàm. La terza alternativa è la morte.
Ezio Scaramuzzino
* La dhimmitudine nei paesi musulmani riguarda la condizione dei Cristiani, i quali sono tenuti a pagare una tassa secondo un curioso principio giuridico. Il discorso che i Musulmani fanno è questo. I Cristiani, in quanto tali, non meritano di vivere. Noi però siamo magnanimi, consentiamo loro di vivere e anzi li proteggiamo pure, solo che essi per questa protezione ci debbono ringraziare e pagare pure una tassa. L'alternativa al pagamento è la conversione all'Islàm. La terza alternativa è la morte.
Non sei lontano dal vero, purtroppo! Ci hanno svenduti all'islam e l'islam in tal modo si comporterà.
RispondiEliminaPurtroppo non ci sono più Santi Papi a guidare la guerra santa contro gli infedeli e a cacciarli dal sacro suolo italico!