lunedì 27 marzo 2017

I nuovi padroni: Beppe Grillo ed il M5S

Premetto subito che non ho alcuna simpatia per Beppe Grillo ed il suo M5S. Nonostante la loro rivendicata apoliticità, ho sempre avuto l’impressione, in base a quel che dicono, a quel che fanno e a come si muovono nel variegato mondo della politica, che in realtà si tratti di un movimento ben radicato nella tradizione della Sinistra e dell’Ultrasinistra e che tutto sommato sia la stessa cosa del PD, solo un po’ peggio. La riprova? All’inizio dell’attuale legislatura, appena insediatisi in gran numero nel nuovo Parlamento, la prima cosa, che i Grillini hanno preteso ed ottenuto in combutta col PD, è stata l’abolizione del reato di immigrazione clandestina. La giustificazione? Il reato andava abolito perché non era servito a bloccare l’afflusso di clandestini. Classico discorso a pera, caro ad una certa sinistra, per cui allora, solo per fare un esempio, anche il reato di rapina andrebbe abolito, dal momento che non è servito a bloccare le rapine, che anzi continuano allegramente a crescere in questa nostra Italia, che ormai sarebbe più appropriato chiamare “Paese  dei balocchi”.
In particolare dei Grillini non mi piace il giacobinismo a corrente alternata, clemente con gli amici e implacabile e manettaro nei confronti di nemici ed avversari politici. E questo è tanto più sorprendente, quanto più si rifletta sulla loro origine e sui loro riferimenti. Non dimentichiamolo: i Grillini non sono i figli di una tradizione culturale o filosofica, non derivano da Platone, da Kant o da Popper, essi sono semplicemente gli eredi e beneficiari del “Vaffanculo day”. E’ in questa nobile tradizione, di origine tipicamente italiana, che essi si riconoscono e ritrovano la matrice culturale che tutti li accomuna e li affratella. Eppure, provate a mandare vaffanculo un esponente grillino: mica ci ridono sopra, perché si incazzano subito e, se ti va bene, ti buschi una querela anche per una virgola sbagliata.
Debbo però aggiungere che ci sono un paio di qualità dei Grillini che mi sono gradite. Una è la loro propensione alla riduzione del costo della politica, comunque largamente insufficiente, anche per quanto li riguarda,  rispetto a quanto sarebbe effettivamente possibile e necessario. Ma è apprezzabile la loro buona volontà, destinata a scontrarsi con la cecità di molti altri partiti, tenacemente ed odiosamente abbarbicati alla difesa dei privilegi ed incapaci di vedere che, così facendo, consentiranno ai Grillini di stravincere senza sforzi le prossime elezioni politiche.
E’ di pochi giorni fa la proposta grillina di eliminare i famosi e stramaledetti vitalizi, ricalcolandoli con il metodo contributivo e considerandoli alla stregua di tutti gli altri contributi previdenziali validi per tutti i cittadini italiani. Discussa in Parlamento ed appoggiata solo da Lega e FdI, la proposta è stata osteggiata da tutti gli altri partiti, i quali hanno approvato una risibile riforma che in realtà non cambia quasi niente. Io non escludo nemmeno che nella proposta grillina ci fosse una punta di demagogia, ma evidentemente ci sanno fare, perché intanto sull’intera vicenda hanno guadagnato un bel po’ di credibilità: loro sono passati e passano per quelli che risparmiano, mentre gli altri passano per parassiti che campano sulle spalle degli Italiani.
L’altra qualità è il loro riferimento al WEB, come sede ideale di tutta la vita del movimento. Fateci caso: i Grillini non hanno sedi, non hanno sezioni o circoli di partito, che oltre tutto costano, hanno soltanto un sito web, dal quale tutto dipende. Questo fa sì che tutti gli iscritti, amici e simpatizzanti hanno l’impressione di essere parte attiva nella vita del Movimento, perché lì, in quel sito, si prendono le decisioni più importanti, si decidono le candidature, si partecipa direttamente all’attività politica, senza nemmeno essere costretti a spostarsi da casa, anzi dalla propria scrivania. E questo non è poco, perché, come avveniva per l’ultimo  soldato dell’esercito di Napoleone, l’ultimo iscritto del M5S ha, o crede di avere, nello zaino il bastone di maresciallo. A ragione del resto, perché solo così tanti illustri sconosciuti , da un giorno all’altro, sono diventati importanti (Di Maio, Di Battista, ecc.).
Sia ben chiaro: il fatto di decidere con trasparenza su un sito web non esclude di per sé la manipolazione e la truffa, come del resto avviene quando le decisioni si prendono in un’assemblea o in un congresso. Ma si tratta comunque di un grande passo avanti rispetto ai partiti strutturati in maniera tradizionale, dove le decisioni vengono per lo più prese tra pochi intimi e tra pochi addetti ai lavori, senza nemmeno ricorrere talvolta alla soluzione elementare  e democratica delle primarie.
Dico anzi di più. L’attuale successo del M5S, sempre più sulla cresta dell’onda e sempre più favorito dai sondaggi, nonostante numerosi passi falsi, è anche secondo me conseguenza di questo originale sistema di partecipazione politica. Ed aggiungo che gli altri partiti potranno fare tutto quel che vorranno, potranno trasformare anche il piombo in oro, potranno anche fare miracoli, ma, se non si adegueranno ai tempi e non sapranno trovare un modo convincente  di far partecipare la base alle decisioni ed alla determinazione della linea politica, saranno fatalmente destinati a restare indietro.
I Grillini diventeranno i nuovi padroni dell’Italia? Spero di no, ma, vista l’insipienza e la cecità degli altri, un’eventualità del genere non è da escludere. Dico anzi che essa è altamente probabile, a meno di qualche nuova legge elettorale, tipo proporzionale pura, concepita ed eventualmente portata avanti al solo scopo di danneggiarli, almeno per il momento. Avremo un prossimo governo Di Maio o Di Battista? Perché no? Per questo io non me ne andrò dall’Italia, anche perché non avrei dove andare. Resterò ad osservare con curiosità quello che i Grillini sapranno fare e dopo qualche tempo, annoiato, distoglierò lo sguardo da loro.
In Un Marziano a Roma Ennio Flaiano racconta appunto di un Marziano che sbarca con la sua astronave nei pressi di Villa Borghese. La città impazzisce dalla voglia di conoscerlo, ma, una volta cessato l’effetto sorpresa, prende ad ignorarlo ed il Marziano, abbandonato da tutti, si aggira solitario per le strade della capitale ed alla fine decide di ripartire. Succederà lo stesso con Beppe Grillo?
Ezio Scaramuzzino



3 commenti:

  1. Peccato che quando la rete decide diversamente da come voleva Grillo, Grillo cancelli tutto e riparta da zero, come con la Cassimatis, votata dalla base ed eliminata da Grillo perché lui voleva qualcun altro, e come in un'infinità di altri casi. Davvero tu riesci a vedere della trasparenza nel baraccone grillino?!

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  2. Carissima, ho detto che la gestione del sito non esclude la manipolazione e la truffa. Ciao.

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    1. Beh, sai, la possibilità di casi di manipolazione e truffa, e la creazione di un sistema organizzato in modo tale da dare ai polli l'illusione della partecipazione mentre in realtà l'unico a decidere è il padrone - seguendo le direttive di quel loschissimo figuro del suo guru Casaleggio - sono due cose un tantino diverse.

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