Vittorio
Sgarbi
Non
ha bisogno di presentazioni e difatti io non ho la pretesa di presentarlo,
perché è diventato celeberrimo, è entrato nell’immaginario collettivo, è
conosciuto da tutti e dovunque. C’è chi sostiene che egli sia una sorta di
dandy redivivo ed attardato, perché, sempre secondo costoro, sarebbe stato più
logico immaginarlo ai tempi di Oscar Wilde e Gabriele D’Annunzio. Può darsi,
anche perché il suo vivere inseguendo il sogno ed il mito della bellezza lo
rende per vari aspetti simile a quei personaggi, che avevano fatto
dell’estetismo il fondamento della loro esistenza.
C’è però qualcosa, secondo me, che rende
diverso Sgarbi e questo qualcosa consiste nel fatto che egli, a differenza dei
grandi esteti di un tempo, non si prende sul serio, o almeno non troppo sul
serio. Osservate D’Annunzio in qualche raro filmato d’epoca o leggete i suoi
romanzi, i suoi drammi e i suoi versi: c’è in lui un tono oracolare ed enfatico
che a volte sconfina nella mistificazione e nell’autocelebrazione. Tutt’altro
discorso per Sgarbi: nonostante le sue famose sfuriate ed invettive, che gli sono costate varie querele e vari risarcimenti, egli dà la
netta impressione di essere lui il primo a non prendersi troppo sul serio e
questo lo rende umanamente simpatico.
Sgarbi, oltre ad essere un grande critico
d’arte, è fondamentalmente un anticonformista, uno che non fa parte del gregge,
che non ha paura di parlare fuori dal coro, che non ha peli sulla lingua.
Fateci caso: nei dibattiti televisivi, nei quali egli è quasi una presenza
fissa su tutti i canali, anche i suoi oppositori politici, di solito arroganti
e supponenti, di fronte a lui ammutoliscono, come pensassero che è inutile
controbattere.
A me piace pensare che Sgarbi, al di là
delle sue idee politiche e culturali in genere, sulle quali ovviamente si può
essere o meno d’accordo, prima che un liberale tout court, è fondamentalmente
un uomo libero, forse uno dei pochi o l’ultimo uomo libero nei tempi tristi che
stiamo attraversando.
Michele
Emiliano
E’
candidato alla segreteria del PD nelle prossime primarie. Già sindaco di Bari
ed attualmente governatore della Puglia, è anche a tutti gli effetti magistrato
inquirente, seppure in aspettativa, ma non dimesso, come pure prevede il codice
di autoregolamentazione dei magistrati.
Della sua attività di Procuratore si ricorda
soprattutto il rinvio a giudizio di vari esponenti del PD durante la Missione
Arcobaleno del Governo D’Alema nel 1999, conclusosi, come da prassi quando c’è
in ballo il PD, con il proscioglimento di tutti gli imputati per intervenuta
prescrizione.
Della sua attività politica si ricordano
soprattutto le cozze pelose, che qualcuno gli offriva periodicamente in omaggio,
e per le quali ha querelato mezza stampa italiana. Nulla di illecito, sia ben
chiaro, ma sintomo di un costume che prevede l’omaggio al potente di turno (una
volta i contadini erano soliti offrire le uova).
Qualcuno più addentro nei misteri della
politica italiana sostiene che Emiliano è elemento di punta, non del PD, ma di
quel PdM (Partito dei Magistrati) che, con le buone o con le cattive,
dall’interno e dall’esterno, da tanto tempo condiziona la vita politica del
Paese.
Non penso che, al di là dei suoi meriti o
demeriti, potrà diventare segretario del PD. A prescindere dal suo programma
politico, che poco si discosta da quello degli altri, umanamente lo trovo goffo
ed imbolsito, con qualche difficoltà di elocuzione accentuata dalla “zeppola in
bocca”.
Pensando di poter accentuare il suo
sinistrismo e di apparire à la page, ha deciso di chiamare “Resistenza” la sua
piattaforma programmatica, in ricordo della Resistenza al Nazifascismo, che in Puglia peraltro è stata solo quella del mercato
nero e delle orecchiette con le cime di rapa. E ci è andata pure bene, perché
nulla gli impediva di andare ancora più indietro nel tempo, magari
ricollegandosi a Federico II di Hohenstaufen, che da quelle parti è di casa,
avendovi costruito nel 1240 il famoso castello ottagonale.
Non vedo quale vantaggio potrebbe derivare
al Pd da una sua eventuale e miracolosa elezione. Escludo in ogni caso una
ventata di moralità e di legalità, dal momento che lui per primo ha qualche
difficoltà a rispettare la legge, come dimostra il suo ostinato rifiuto a
dimettersi dalla magistratura, rifiuto che nel 2016 ha indotto il Procuratore
generale della Cassazione di Bari Gianfranco Ciani ad avviare un'azione
disciplinare nei suoi confronti.
Paolo Gentiloni
L'ho trovata in Internet, mi è piaciuta, ve la rifilo. Ogni tanto fa bene ridere.
Paolo Gentiloni, con tutto il suo seguito, va a trovare i terremotati di Amatrice. Trova il primo che gli dice: "Io avevo una casa, tutta la vita a lavorare per costruirla ... due minuti e non c'e' piu' ...". E Gentiloni: "Segretario, segna tutto !". Continua così con una lunga fila di persone, finché non arriva ad un uomo nudo con in mano una statuetta che gli dice: "La cosa che avevo più cara era questa statuetta e, quando ho sentito il terremoto, stavo facendo la doccia, ma mi sono precipitato fuori per salvarla. Sono riuscito a prenderla al volo, ma la teca di vetro che la proteggeva si è spezzata in due, mi è caduta addosso e mi ha tagliato il cazzo !! Come sono infelice !!". E Gentilonii: "Segretario, segna pure questo" e continua ad andare. Dopo un pochino il segretario lo raggiunge e gli chiede: "Ma, Presidente, a quell'uomo, che ha salvato la statuetta, ha veramente intenzione di dargli un cazzo ?!?". E Gentiloni, un po’ scocciato: "Ma certo! E pure agli altri cosa credi che gli darò?”
L'ho trovata in Internet, mi è piaciuta, ve la rifilo. Ogni tanto fa bene ridere.
Paolo Gentiloni, con tutto il suo seguito, va a trovare i terremotati di Amatrice. Trova il primo che gli dice: "Io avevo una casa, tutta la vita a lavorare per costruirla ... due minuti e non c'e' piu' ...". E Gentiloni: "Segretario, segna tutto !". Continua così con una lunga fila di persone, finché non arriva ad un uomo nudo con in mano una statuetta che gli dice: "La cosa che avevo più cara era questa statuetta e, quando ho sentito il terremoto, stavo facendo la doccia, ma mi sono precipitato fuori per salvarla. Sono riuscito a prenderla al volo, ma la teca di vetro che la proteggeva si è spezzata in due, mi è caduta addosso e mi ha tagliato il cazzo !! Come sono infelice !!". E Gentilonii: "Segretario, segna pure questo" e continua ad andare. Dopo un pochino il segretario lo raggiunge e gli chiede: "Ma, Presidente, a quell'uomo, che ha salvato la statuetta, ha veramente intenzione di dargli un cazzo ?!?". E Gentiloni, un po’ scocciato: "Ma certo! E pure agli altri cosa credi che gli darò?”
Si direbbe che tu abbia letto i miei pensieri su Sgarbi e li abbia capovolti a 180°: non riesco a immaginare un essere più arrogante, presuntuoso, narcisista, pieno di sé, pallone gonfiato, cafone, prevaricatore, meschino, supponente... non riuscirei a trovargli una nota positiva neanche se mi ci concentrassi per un anno intero.
RispondiEliminaPunti di vista, che rispetto, ma che restano sempre punti di vista.
EliminaSì, certo: esattamente come i tuoi. Anche la mia disistima, comunque, nei confronti di questo sordido personaggio che negli incarichi pubblici ha sempre brillato per assenteismo, che insulta a destra e a manca e quando qualcuno ne ha abbastanza si appella all'immunità parlamentare, che ha mosso mari e monti per non riconoscere un figlio, condannato per truffa ai danni dello stato eccetera, è abbastanza condivisa: http://ilblogdibarbara.ilcannocchiale.it/2010/12/16/perche_sgarbi_e_un_uomo_intell.html
EliminaIgnoravo l'episodio. Ma, tolta la tara di quanto riportato e che è riferibile al carattere del personaggio, resta il fatto che Sgarbi è grande amico di Israele, come è facilmente rilevabile in Internet con qualunque ricerca. E questo mi basta.
EliminaComplimenti, d'accordo o meno, è un piacere leggere quello che scrivi!
RispondiEliminaSono d'accordo sia su Sgarbi che su Emiliano: io non sono di quel Partito, temo molto invece Renzi che temo possa vincere ancora e insediarsi a Palazzo Chigi per rimanerci a vita
Gentiloni? è sempre il solito conte dell'armiamoci e partite del periodo sessantottino, essere inconsistentee con voce sommessa, un riposo per le orecchie disturbate da Renzi
La descrizione del personaggio Sgarbi, politica a parte, è perfetta.
RispondiEliminaPuò piacere oppure no, a me Sgarbi piace solo perché è un bell'uomo..
punto...