Il
posteggio riservato ai portatori di handicap è sacro. Purtroppo non sempre è
così, perché spesso i posti sono occupati dai cosiddetti “normali”, che poi
tanto normali non sono nel momento in cui arrivano ad occuparli con le loro
auto. Non ho intenzione di fare prediche di tipo moralistico, perché mi preme
soltanto rilevare un comportamento scorretto che, almeno in teoria, incontra la
riprovazione di tutti e dico “almeno in teoria”, perché poi, in pratica, scagli
la prima pietra chi è senza peccato e talvolta non si è reso responsabile di un tale abuso.
Detto questo, e dato il doveroso
riconoscimento ai nostri fratelli portatori di handicap, c’è da aggiungere però
che tali comportamenti scorretti, secondo me, non vanno perseguiti con
invettive e maledizioni. Immagino che tutti abbiano visto e letto avvisi come
quello riportato in foto e che è possibile vedere un po’ dovunque nel
nostro Paese. Non nascondo che tali invettive suscitano in me un certo
sconcerto per il loro tono vagamente iettatorio, oltre che minaccioso e
vagamente ricattatorio. Sento già l’obiezione, già ribadita in un famoso proverbio: dei villani contro il male
gentilezza poco vale. Continuo a non essere d’accordo. Intanto non so quale
genio della comunicazione abbia potuto concepire e poi deciso di utilizzare uno slogan del genere e
immagino che tale genio non sia un portatore di handicap, ma un cosiddetto
“normale”. Perché l’handicap è strettamente collegato all’idea della
solidarietà e della fratellanza umana ed uno slogan del genere, nella sua
crudezza, mal si concilia con tali idee. Sbaglio? Può darsi, ma io la penso
così.
Continuo
da qualche tempo ogni mattina a fare footing lungo la strada che porta a
Capocolonna e noto tante cose. Noto ad esempio che il forte vento di
qualche giorno fa ha provocato dei danni, come può vedersi nella foto, e che
esistono pericoli immediati ed evidenti per le auto in transito.
Gli enti preposti alle riparazioni sono tanti (nel nostro caso ENEL e Comune),
ma pare che nessuno abbia voglia di intervenire, anzi è probabile che nessuno
abbia notato niente. Eppure ogni mattina incrocio un’auto di servizio dei
Vigili Urbani (pardon, della Polizia Municipale, come si dice adesso), che
probabilmente, oltre a controllare lo scarsissimo traffico, non ritiene di
dover fare altro.
Quanto all’amministrazione Pugliese, ormai
in carica da quasi un anno, è tempo di fare un primo bilancio. Crotone continua
a vivere come è sempre vissuta: le strade sono dissestate come prima, i tombini
dono dissestati e rumorosi come prima, l’aeroporto di S. Anna continua ad
essere chiuso come prima, il commercio abusivo è sempre fiorente come prima, le
finanze comunali sono sempre in crisi come prima, agli incroci i bambini Rom
continuano a chiedere l’elemosina come prima, extracomunitari e clandestini
continuano a fare i posteggiatori abusivi come prima. Note positive? Poche. Da
qualche tempo, se vai in un ufficio comunale, noti che i dipendenti sono quasi
tutti al loro posto. Ma questo, come si sa, non è merito degli amministratori, bensì delle inchieste che in tutta Italia hanno fatto nascere una maledetta paura
di perdere il posto, in attesa che passi la burrasca. Si nota pure un modesto
miglioramento nella raccolta dei rifiuti. In compenso di recente la Giunta
Comunale ha ritenuto opportuno aumentare le proprie indennità, alla faccia
delle difficoltà di bilancio. Dipenderà dal fatto che gli amministratori hanno stabilito
gli orari di deposito dei rifiuti nei cassonetti e tale, unica, decisione ha determinato un tale logorio
fisico e psicologico che gli stessi hanno probabilmente ritenuto di meritare un
premio. Amen.
Abruzzese,
ex Italia dei valori, è attualmente senatore di Forza Italia. E’ diventato
famoso non per le sue qualità, non rilevabili, ma per la feroce presa in giro che ne fa
Crozza nelle sue imitazioni. Unico suo merito è quello di essere pienamente
consapevole della sua pochezza, per cui si mantiene basso e nel suo ingenuo
candore ha ammesso in un fuori onda famoso che la sua unica aspirazione in
politica è quella di procurarsi una meritata pensione per la vecchiaia. Imbarazzante!
Il cavalier Berlusconi deve capire che, se
intende fare di Forza Italia un partito decente, i personaggi come Antonio
Razzi non vanno più candidati. Non perché Razzi sia impresentabile (c’è di
peggio in giro!), che anzi umanamente emana anche una certa simpatia, ma solo
perché un partito si qualifica anche per come i candidati lo rappresentano e
Razzi con la sua modestia e il suo quasi analfabetismo di ritorno rischia di
diventare una pesante zavorra. Non dimentichiamo poi che ormai una bella pensione egli l'ha pure maturata, quindi potrà ritirarsi contento e, siccome gode di buona salute, è presumibile che potrà godersela a lungo, cosa che gli auguro di cuore.
Nella prima Forza Italia militarono intellettuali come Saverio Vertone, Piero Melograni, Marcello Pera, Lucio Colletti ed altri ed anche oggi non mancano elementi di spicco. Lo so, gli intellettuali creano sempre qualche problema, perché hanno la brutta abitudine di pensare troppo e di essere quindi poco malleabili, ma il passaggio da Lucio Colletti ad Antonio Razzi è troppo brusco e deprimente. Cavaliere, datti una mossa!
Ezio Scaramuzzino
Nella prima Forza Italia militarono intellettuali come Saverio Vertone, Piero Melograni, Marcello Pera, Lucio Colletti ed altri ed anche oggi non mancano elementi di spicco. Lo so, gli intellettuali creano sempre qualche problema, perché hanno la brutta abitudine di pensare troppo e di essere quindi poco malleabili, ma il passaggio da Lucio Colletti ad Antonio Razzi è troppo brusco e deprimente. Cavaliere, datti una mossa!
Ezio Scaramuzzino
Nessun commento:
Posta un commento