Ci avete
capito qualcosa della guerra in Siria? Cerchiamo di venirne a capo e
ricapitoliamo. Dunque, la guerra inizia nel 2011 sulla scia delle
Primavere arabe che avevano portato a cambi di regime in Tunisia, Libia,
Egitto. Solo che questa volta il presidente Bashar al-Assad riesce a resistere
alle manifestazioni di piazza sobillate dall’Occidente, in particolare dagli
USA di Barack Obama ed Hillary Clinton, e riesce anche a passare al contrattacco. La
guerra dura da sei anni, non se ne intravede la fine e Assad appare ancora
abbastanza saldamente in sella.
I
protagonisti della guerra sono numerosi e, contrariamente a quello che
normalmente avviene nelle guerre classiche dove si combatte da una parte o
dall'altra, i loro ruoli non sono sempre chiari e talvolta sono anche
interscambiabili. Può capitare, ad esempio, che due combattano entrambi contro
un nemico comune, ma non per questo sono alleati tra di loro. Esempio: i Curdi
ed i Turchi combattono entrambi contro Assad, ma sono anche acerrimi nemici tra
di loro. Conseguenza: se un soldato turco incontra un soldato siriano ed un
miliziano curdo, prima spara al Curdo e poi, ma solo poi, al soldato siriano.
Per converso può capitare che due schieramenti siano alleati tra di loro, ma non
necessariamente hanno un comune nemico. Esempio: Turchi e Russi sono alleati, o
almeno si considerano ufficialmente tali, ma i Turchi combattono contro Assad,
mentre i Russi difendono Assad.
Insomma
chi ci capisce è bravo e solo per cercare di fare un po’ di chiarezza in questo guazzabuglio simile ad una scacchiera dove ognuno si posiziona come vuole,
si fornisce di seguito un quadro, necessariamente sommario, degli schieramenti.
Siria - E’ la
protagonista principale della guerra con il suo presidente Assad che resiste
grazie soprattutto all’aiuto della Russia di Vladimir Putin. Assad appartiene alla
minoranza musulmana degli Alawiti, vicini agli Sciiti e nemici dei Sunniti, cui
appartengono l’ISIS e quasi tutte le altre sigle combattenti.
Russia - E’ la
principale ed indispensabile alleata di Assad. Senza il suo aiuto la Siria
sarebbe già crollata.
ISIS ( o
DAESH in arabo) – Con l’emiro Abu Bakr al-Baghdadi occupa buona parte del
territorio in mano ai ribelli, il cosiddetto Califfato con capitale Raqqa, e
costituisce il principale avversario del regime siriano.
Al-Nusra –
E’ la reincarnazione, o quel che ne resta, della vecchia Al-Qaeda di Osama Bin Laden. Fa concorrenza
ad ISIS in estremismo terroristico.
Turchia –
Con il presidente Erdogan, è contro il regime siriano di Assad, ma, dopo
un primo periodo di ostilità, è attualmente alleata della Russia, che aiuta
Assad. E’ anche nemica dell’ISIS, che combatte contro Assad.
Curdi -
Costituiscono una forte minoranza in vari stati della regione, sono contro il
regime di Assad e contro la Turchia che combatte i Curdi di casa propria e
Assad. Tendono fondamentalmente alla creazione di uno stato curdo.
Qatar –
E’ contro Assad, ma anche contro ISIS (almeno ufficialmente). Ricchissimo, si
limita a finanziare la guerra.
Arabia
Saudita – vedi Qatar.
IRAN –
Costituisce, come è noto, uno stato teocratico sciita. Ufficialmente alleato di
Assad.
Hezbollah –
Gruppo sciita libanese, finanziato dall’IRAN ed ufficialmente alleato di Assad.
USA –
Contro Assad e contro ISIS, appoggia ufficialmente i cosiddetti “ribelli
moderati”. Di costoro però si ignora l’esistenza e la zona di attività, anche
perché, probabilmente, esistevano solo nella fantasia di Barack Obama ed oggi
esistono solo sulla carta.
Unione
Europea – Non conta nulla, almeno qui in Siria, e si limita di tanto in
tanto ad emettere qualche comunicato stampa. Chiedere per informazioni a Flavia
Mogherini, Italiana ed Alto rappresentante per la politica estera dell’UE (mai
nome così altisonante fu più sprecato in rapporto alla pochezza del personaggio
che lo rappresenta). La Mogherini, per chi lo avesse dimenticato, è quella
dalla lacrima facile e che, quando viene a sapere di un atto terroristico,
invece di dare indicazioni sul da farsi, si mette a piangere.
Israele –
Ufficialmente neutrale, alleato degli USA, semialleato della Russia di Putin,
in cerca di un accomodamento con la Turchia di Erdogan, è un tradizionale nemico di
Assad, di Hezbollah, dell’Iran e in dosi minori di tutti i paesi
arabo-musulmani della regione. Vigila ed interviene di tanto in tanto allo
scopo di eliminare soprattutto il pericolo sciita e far durare la guerra il più
a lungo possibile, perché più i vicini si scannano tra di loro, meglio è.
L’elenco
non è finito, ma a me è venuto il mal di testa e mi fermo qui. Se anche a voi,
come penso, è venuto il mal di testa e comunque avete voglia di capirne di più,
provate a chiedere ad Angelino Alfano, nostro Ministro degli Esteri ed ex
Ministro degli Interni, quello che “gli immigrati e i clandestini sono una
risorsa”. Probabilmente, anzi quasi certamente, non ci ha capito niente nemmeno
lui, anche perché, visti i suoi precedenti agli Interni, è da presumere che il
suo Q.I. non gli consenta di volare alto. Comunque, siccome fa parte del
governo, si farà spiegare qualcosa dalla Fedeli (Il Ministro alla P.I. con la
Licenza media), o dalla Boschi ( il Ministro che si intende di banche e per
questo è anche meglio conosciuta con il nome di Maria Elena Etruria Boschi), o
dalla Madia (il Ministro che ha scopiazzato la tesi di laurea) e vi farà
sapere.
Un'ultima
breve annotazione. La menzogna quotidiana, continua, assillante, quasi universale, che ormai ci avvolge tutti come in una spirale di nebbia, considera, senza uno straccio di prova, Assad colpevole dei recenti morti in Siria provocati dal gas. Bene. Dico chiaramente che la menzogna universale potrà anche
inondarci e sommergerci, ma potrà farlo senza il mio pur modesto contributo,
perché resta sempre menzogna. Ce l'ha insegnato Alexandr Solzenicyn, premio Nobel per la letteratura (quando il premio Nobel era ancora una cosa seria) nel suo famoso Vivere senza menzogna. Ed io, in tutta onestà, se debbo scegliere tra Alfano e Solzenicyn, non ho esitazioni: sto dalla parte di Solzenicyn.
Ezio
Scaramuzzino
P.S. I
migliori e più fervidi auguri pasquali ai miei 25 lettori, che ringrazio ed
abbraccio affettuosamente, uno per uno.
Ti ricambio i migliori auguri per la Santa Pasqua
RispondiEliminavdo che il mio commento precedente è sparito, peccato, era un po' lunghetto e adesso è tardi
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