lunedì 12 luglio 2010

Manuali scolastici

Insegno la Letteratura italiana da tanti anni. Passo il tempo, durante le ore di lezione, a mettere sull’avviso i miei studenti. “Attenti…quanto riferito in questo capitolo è semplicemente una scemenza…Quest’altro è semplicemente falso….Quest’altro ancora è vero in parte,…ma è comunque incompleto…”. Insegno e racconto la Letteratura italiana così, integrando, correggendo, confutando la “vulgata”, in particolare quando ci si avvicina ai giorni nostri.

Purtroppo è deprimente dover constatare che non c'è in giro un manuale dignitoso, che riesca a prescindere dai luoghi comuni. Gli autori onesti e coraggiosi non mancano, ma, quando propongono un testo che non abbia lo scopo di portare all’ammasso il cervello degli studenti, cercando anzi di valorizzarne lo spirito critico, non riescono a trovare un editore.
Diciamolo pure: gli editori in Italia “hanno famiglia”, ma soprattutto hanno paura, tutti gli editori e sottolineo il “tutti”. Hanno paura di essere esclusi dal giro, di essere emarginati, di passare per politicamente scorretti. Alla fine di tutte le loro paure, temono che un manuale di tal fatta non passerebbe e che non sarebbe adottato.

ED E’ QUI CHE SBAGLIANO.

Nelle scuole il senso di disgusto per il bla-bla sta diventando indignazione. Non se ne può più di manuali di Letteratura che dedicano pagine a delle autentiche nullità come Edoardo Sanguineti, Paolo Volponi, Corrado Augias e magari non dedicano un rigo a Oriana Fallaci o a Piero Chiara.
Ci vuole molto a capire che Sanguineti,Volponi, Augias hanno il solo merito di stare dalla parte "giusta" e che solo questa loro posizione li ha automaticamente inclusi nella melma del pensiero "unico"?

Esemplare il caso di Giuseppe Berto. Considerato un tempo un gigante del Neorealismo, quando lo stesso è passato dalla parte "sbagliata", improvvisamente è sparito.
La stessa cosa, è risaputo, avveniva nell' Enciclopedia Sovietica.In quei tempi eroici, gloriosi e memorabili, quando un personaggio diventava scomodo, venivano ritoccate anche le foto di gruppo, nelle quali semplicemente si lasciava apparire una zona vuota.

P.S. Quanto detto per i manuali di Letteratura vale, e forse di più, anche per i manuali di Storia.

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