Ho letto le dichiarazioni di Gianfry. Penose, semplicemente penose. Ma riconosco che verso la fine mi sono anche intenerito e quasi commosso. Forse sto invecchiando e con l’età sto diventando più buono, ma penso che la sua invocazione di tregua sia da accogliere. Dipendesse da me, non ci penserei due volte a mandare segnali di distensione.
Feltri, Belpietro, Sechi, D’agostino, e tutti quelli che finora avete sparato a pallettoni contro di lui, via , un po’ di pietà!
Gianfry ha già sofferto molto. Ve l’immaginate le giornate in casa Tulliani? I musi lunghi durante il pranzo, Elisabetto che non vuol parlare, Elisabetta che cerca di tenere comunque unita la famiglia, le bambine che piangono…E poi magari qualche voce grossa, qualche scenata, qualche piatto che vola, qualche sedia scagliata contro il cognatino che non si preoccupa del destino dell’Italia e invece si preoccupa solo delle sue Ferrari…
Via…Fini ha già pagato! Che si vuole di più da lui? Che lasci la Presidenza della Camera, ormai sua proprietà privata? Via… Un po’ di compassione ci vuole!
Presidente Fini, ieri sera hai fatto commuovere e piangere milioni di Italiani. L’Italia cristiana, e di Famiglia cristiana, è con te. Presidente, sei tutti noi! Eia,eia,alalà!
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