Mario Monti è un illustre
politico italiano, un padre della patria secondo alcuni, uno dei tanti,
inflazionati padri della patria di
questa Italia allo sbando. Il suo cursus honorum è di tutto rispetto.
Presidente della università Bocconi di
Milano dal 1994, Commissario europeo fino al 2004, nel 2011 diventa Presidente
del Consiglio fino al 2013. Una vita illustre la sua, caratterizzata da qualche
caduta di stile. Una in particolare. Nel 2011 succede a Silvio Berlusconi, dopo
la nota crisi dello spread, e, al momento della nomina da parte di Napolitano,
pretende ed ottiene la nomina a Senatore a vita, contribuendo, per quanto lo
riguarda personalmente, al peggioramento di quella economia che egli avrebbe
dovuto risanare. Dopo di allora si defila, ma non tanto. Intervistato di
recente, ha affermato che non ha altre ambizioni e soprattutto, dopo tutto quello che la vita
gli ha riservato, non ha altri sogni nel cassetto. C’è da credergli? Non lo so,
ma, ad evitare sorprese, mi permetto di consigliare alla signora Elsa
Antonioli, sua moglie, di affrettarsi a riempirlo quel cassetto, magari
mettendoci della biancheria. Non si sa mai.
Matteo Renzi, il grande
parolaio etrusco, ha detto di recente che, se il prossimo referendum sarà
approvato, la politica italiana ne risulterà semplificata; se il prossimo
referendum sarà approvato, il deficit pubblico sarà risanato; se il prossimo
referendum sarà approvato, la disoccupazione diminuirà; se il prossimo
referendum sarà approvato, il terrorismo musulmano sarà sconfitto; se il
prossimo referendum sarà approvato, il futuro del popolo italiano sarà
luminoso; se il prossimo referendum sarà approvato, la scuola italiana
diventerà una delle migliori al mondo; se il prossimo referendum sarà approvato,
l’invasione dei clandestini sarà bloccata. A proposito. Ha solo dimenticato di
dire che, se sua nonna avesse le ruote, sarebbe una carriola.
Non so se conoscete
Valentina Castaldini. Trattasi di una giovane signora, ospite quasi fissa della
trasmissione Dalla vostra parte su Rete4,
nella quale funge da portavoce ufficiale
del partito NCD. Quando prende la parola, inizia col dire: “Vi do una notizia”
e giù a riferire pensieri, idee, programmi del ministro Angelino Alfano, del
cui alto e profondo sentire si sente evidentemente l’unica interprete
autorizzata. In genere sgrana gli occhi ed assume l’atteggiamento di un’Alice
nel Paese della meraviglie, quale, secondo lei, è diventata l’Italia, ove tutto
va bene e tutto fila per il meglio, madama la Marchesa. Così lei ci fa sapere che, se i clandestini
stanno invadendo l’Italia, non bisogna preoccuparsi, perché Angelino ha un suo
disegno; se ormai la sera è quasi proibito uscire di
casa, non bisogna preoccuparsi, perché Angelino ha un suo disegno; se i furti e
le rapine stanno aumentando a dismisura, non bisogna preoccuparsi, perché
Angelino ha un suo disegno. Oddio, preoccuparsi no, ma una domanda sorge
spontanea. Con tutti questi disegni, perché non consiglia al suo Ministro di
cambiare mestiere e di fare una mostra? Forse l’Italia ci guadagnerebbe.
Nessun commento:
Posta un commento