Renato Schifani, lo statista di Palermo, ha iniziato la sua
carriera politica in Forza Italia, diventando anche Presidente del
Senato. Qualche anno fa, quando ha creduto di capire che il cavalier Berlusconi
non aveva più futuro, per salvaguardare la sua carriera è passato nel gruppo
NCD di Angelino Alfano. Un mese fa ha creduto di capire che con Alfano la sua
carriera era compromessa ed è ritornato in Forza Italia, che sempre più si
configura come un autobus dove si sale e si scende, basta che si abbia un
biglietto.
Ma
non è questo il punto. Il grande statista di recente si è fatto intervistare e,
richiesto del suo abbandono di Forza Italia, ha risposto: "Acqua
passata". Poi gli è stato chiesto del suo passaggio ad NCD e lui ha
risposto: "Acqua passata". Richiesto del suo abbandono di NCD e del
suo ritorno a Forza Italia, ha risposto: "Acqua passata". Già che
c'era, il giornalista gli ha chiesto qualcosa sul diluvio universale e lui ha
risposto: “Acqua passata”.
Dorina Bianchi, la statista di Crotone, è sottosegretario dei Beni Culturali e
Ambientali e del Turismo. Ha iniziato la sua
esperienza politica nel centrodestra col CCD, poi è passata al centrosinistra
con La Margherita, in seguito è approdata nell'UDC, passando
poi al Popolo della Libertà, aderendo
infine al Nuovo Centrodestra guidato
da Angelino Alfano. Lei ammette candidamente che
nel corso della sua vita è stata berlusconiana, poi antiberlusconiana,
rutelliana, poi antirutelliana, bersaniana, poi antibersaniana, infine alfaniana,
poi …in futuro non si sa, e che solo gli stupidi non cambiano mai opinione.
Messa a posto la coscienza con l’eterna giustificazione di tutti i
voltagabbana, a noi viene da pensare che lei rassomigli molto a quel cretino che, almeno ogni tanto, sospetta di esserlo.
Gianfranco Librandi, lo statista di Saronno in quel di Varese ed esponente di Scelta Civica
(si chiama ancora così?) è un partecipante quasi fisso alla trasmissione
quotidiana Dalla vostra parte su
Rete4. Nella trasmissione si distingue per il suo modo di parlare convulso e per i continui litigi con gli altri partecipanti in studio e soprattutto
con il pubblico collegato in esterna. Bene che vada, gli altri, secondo lui,
sono ignoranti, impresentabili, cretini, cafoni e così via di questo passo. Certo
nessuno è perfetto. C’è chi è
megalomane, chi saccente, chi permaloso, chi ruffiano, chi esaltato, chi
cafone, chi vile, chi altro ancora. Il guaio di Librandi è che lui questi
difetti ce li ha tutti e, per di più, li usa tutti insieme, mica uno alla volta.
Qualche volta sono completamente d'accordo con te,
RispondiEliminae questa è quella volta.Ciao