Intervista immaginaria, ma non troppo, a Matteo Renzi,
sulla base di sue pubbliche dichiarazioni.
-Senatore, che ne pensa del rinvio a processo di Matteo
Salvini sul caso della nave Gregoretti?
-Penso sia finita come doveva finire. Non poteva finire
diversamente.
-Può spiegarci perché Italia Viva ha votato contro
Salvini?
-Premetto che gli avversari politici si sconfiggono solo
nelle urne, ma d’altra parte nessuno può sentirsi superiore alla legge.
-Lei ritiene che questo sia un processo politico?
-Tutt’altro. Premetto che i reati contestati appaiono
molto deboli, ma d’altra parte, se un giudice ritiene di dover iniziare un
procedimento penale, è giusto che il processo cominci.
-Ritiene che l’iniziativa della Magistratura possa configurarsi come un’invasione nel
campo della politica?
-Premetto che l’iniziativa appare abnorme e senza
precedenti, ma, detto questo, non si può negare che il processo è utile per un
chiarimento in materia.
-Come pensa che finirà il processo?
-Premetto che io non ho letto le carte del processo e
quindi non posso esprimermi. Ad occhio e croce penso che Salvini sarà assolto,
ma le assoluzioni si guadagnano affrontando i processi.
-Ritiene che Salvini sarà avvantaggiato dal processo?
-Premetto che atteggiarsi a vittima può sempre far
guadagnare dei voti, ma, se questo sarà il compenso, è giusto che Salvini
affronti il processo per bilanciare i vantaggi ottenuti.
-Nel caso delle vicende giudiziarie della sua famiglia
lei, in ogni caso, ha protestato piuttosto vigorosamente contro i giudici.
-Che c’entra? Intanto premetto che, se un figlio
protesta, esercita un suo diritto. E poi i miei genitori erano solo degli
imprenditori, mica dei politici.
- Insomma, deduco che Italia Viva ha votato contro
Salvini nonostante le molte perplessità che l’iniziativa dei giudici ha
suscitato in tutti voi.
-Premetto he noi di Italia Viva ‘un siamo miha dei
grulli e quindi sappiamo bene huel che facciamo. Noi si va dritti verso
l’obiettivo, huando lo si trova. E poi non si dimentihi che è stato lo stesso
Salvini a chiedere di essere processato e quindi noi non s’è fatto altro he
accontentarlo. Abbiamo avuto hualche difficoltà, ma alla fine abbiamo deciso
così, anche se ci è costato tanto. Perché siamo avversari, ma non siamo nemici
e noi, diho noi di Italia Viva, abbiamo ben forte il senso dell’onore, della
dignità e della lealtà.
-Senatore, ha mai pensato di cambiare Italia viva in
Viva l’Italia?
-Ci sto pensando.
- Oh gran bontà
dei cavallieri antiqui. Senatore, conosce questo verso?
-Non lo conosco, né m’interessa.
-Senatore, glielo dico io: Ludovico Ariosto, Orlando furioso, canto I, 22
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