mercoledì 5 febbraio 2020

I buoni, i cattivi e... i disonesti

         

    A proposito del negazionismo sulle foibe, piuttosto diffuso nella Sinistra italiana, Mattia Feltri oggi sulla Stampa scrive che la verità è un'altra. Ed è che in Istria non ci furono buoni e cattivi rigidamente distinti, ma ci furono prima dei Fascisti che uccisero chi non parlava Italiano e poi ci furono dei Comunisti che uccisero chi lo parlava. Pari e patta, si direbbe. E invece no. Perché Feltri, il figlio degenere di Vittorio, nella sua smania di equidistanza cui spesso indulge, dice solo una mezza verità e la parte che manca è la più importante. Anche a voler prendere per buona la sua grossolana semplificazione, egli dimentica di dire che i Fascisti uccisero in tempo di guerra, mentre i Comunisti uccisero a guerra finita. Vi pare poco?

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