L’ultimo
DPCM di Conte per sconfiggere il Covid-19?
Per
capirlo, mi viene in mente quello che avvenne a Napoli durante l’impresa dei
Mille. I generali dell’esercito Borbonico si sentivano impotenti a fermare
l’avanzata dei Garibaldini e si rivolsero, per consigli, a S.M. il Re Francesco
II di Borbone, il mitico Franceschiello.
-
Maestà, nun sapimmu cchiù cche fare.
-E
vi l’agge a rìcere io? Facite ammuina, guagliu’.
- E
che sarebbe, Maestà?
- A
prossima vota che site n’fronte a Garibardi, chilli ca su a dritta se spostano
a sinistra e chilli ca su a sinistra se spostano a dritta.
-E
poi, Maestà?
-E
poi chilli chi su arete se spostan’ innanz e chilli chi su innanz se
spostan’arete. Inzomma muviteve, facite finta che state facendo quarcosa. E
accussì Garibardi se piglia paura e se ne scappa.
Sappiamo
come è andata a finire poi tra Garibaldi e Franceschiello.
Qualcosa
di simile deve essere avvenuto nei giorni scorsi tra Conte e Mattarella.
Di
fronte all’avanzata impetuosa del virus, pare che Conte sia andato da
Mattarella per chiedere qualche consiglio sul da farsi sotto l’aspetto
istituzionale e politico. Non dimentichiamo infatti che sotto l’aspetto
medico-scientifico egli si avvale già dei consigli di un migliaio di esperti e
di un centinaio di comitati.
Secondo
indiscrezioni provenienti da fonti del Quirinale, il dialogo tra i due
Presidenti si sarebbe svolto all’incirca in questi termini.
Conte
– Presidente, siamo in cattive acque. Il Covid sembra inarrestabile, nonostante
i molti sforzi per fermarlo. Lei che ne pensa?
Mattarella
– Caro avvocato, non so proprio che dirle. D’altra parte non si può stare fermi
e bisogna pur fare qualcosa.
Conte
– E lei quale consiglio darebbe?
Mattarella
– In mancanza di meglio, l’importante è dare l’impressione che non siamo
rassegnati e che comunque qualcosa si fa. Ad esempio si potrebbe fare un po’ di
ammuina.
Conte
– E cioè?
Mattarella
– Solo per fare degli esempi. Per 15 giorni al mese si potrebbero chiudere i
locali pubblici nelle regioni a Nord e tenerli aperti nelle regioni a Sud.
Viceversa, nei secondi 15 giorni, si potrebbero tenerli aperti a Nord e chiusi
a Sud.
Conte
– E poi?
Mattarella
– Avvocato, ho fatto solo un esempio. Ma è chiaro che la stessa cosa si può
fare all’infinito, per scuole, uffici, ristoranti, palestre…
Conte
– Grazie, Presidente, mi ha dato un’idea.
Conclusione:
Rivolgiamo una preghiera all’Altissimo e speriamo soltanto che questa volta
all’Italia capiti qualcosa di meglio rispetto a quanto capitò al Regno dei
Borbone.
Per i più curiosi riporto quanto previsto nel 1860 dal Regolamento generale della Real Marina Borbonica del Regno delle Due Sicilie.
Art.27
All'ordine Facite
Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa
e
chilli che stann' a poppa vann' a prora:
chilli
che stann' a dritta vann' a sinistra
e
chilli che stanno a sinistra vann' a dritta:
tutti
chilli che stanno abbascio vann' ncoppa
e
chilli che stanno ncoppa vann' bascio
passann'
tutti p'o stesso pertuso:
chi
nun tene nient' a ffà, s' aremeni a ‘cca e a ‘ll à".
N.B.:
da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.
Mitico Scaramuzzino!
RispondiEliminaMattarella ha sbagliato Generale al quale affidare la strategia dell'AMMUINA.
RispondiEliminaL'Uomo giusto in parlamento c'è visto chela sta mettendo in pratica dall'inizio della pandemia ed è Salvini.
Salvini è come il prezzemolo...va bene in tutte le minestre...anche quando si vuole ridere un pochino...Ciao, Giova'...
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