E' tempo di dichiarazione dei redditi e ritengo che sia nota la differenza tra l’evasore fiscale e l’elusore fiscale. Evasore è
chi evade le tasse, commettendo un reato, perché pagare le tasse dovute,
purtroppo, è un obbligo. Né rileva il fatto che le tasse siano troppe ed
elevate, perché le tasse, se ci sono, vanno pagate. Diverso invece è il caso
dell’elusore, il quale si avvale di ogni mezzo, previsto dalla legge, per
pagarne il meno possibile di tasse, non commettendo quindi nessun reato. E’
vero che nel nostro Paese spesso si fa confusione tra le due posizioni,
confondendo l’evasore con l’elusore, ma spesso tale confusione
è favorita dallo stesso legislatore, il quale non sempre distingue bene tra le
due posizioni. Fino a qualche anno fa esisteva un illecito fiscale (non so se
esiste ancora) che prevedeva una sorta di eccesso colposo di legittima difesa
da parte del contribuente. Era come se il fisco ti dicesse: “Tu puoi avvalerti
di ogni norma che ti consenta di pagare meno tasse, ma, se esageri, commetti un
illecito”. Classico discorso a pera, come ognuno può vedere, buono solo ad
aumentare la fiducia reciproca tra fisco e contribuente, perché è ovvio che
un’azione o è sempre lecita, o è sempre illecita. Mi viene in mente quella
mamma che, per giustificare le marachelle della figlia non sposata, diceva che era vero che la
figlia era incinta, ma solo un pochino.
Personalmente
ho sempre pagato le tasse e non ho mai avuto problemi con il fisco. Ma per
questo non mi considero un eroe, né mi va di fare prediche a coloro che non le
pagano o cercano di pagarne il meno possibile. Ho sempre pagato il dovuto
perché fondamentalmente non mi va di complicarmi inutilmente la vita con
contenziosi costosi e defatiganti, non perché fossi intimamente convinto della
giustezza e della bontà implicite nel pagamento delle tasse. In altri termini,
diversamente dall’ex Ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa, di recente
passato a miglior vita, il quale sosteneva che le tasse sono bellissime, io
penso che non soltanto non siano bellissime, ma, per come nel nostro Paese esse
sono diventate asfissianti, complicate ed eccessive, già da gran tempo esse
abbiano superato ogni limite dell’umana decenza e siano diventate vergognose e
del tutto indecenti.
Sento
già l’obiezione del cittadino virtuoso: “Ma, se tutti paghiamo le tasse, alla
fine ognuno di noi pagherà di meno e quindi è anche nostro interesse che tutti le paghino”. Pia illusione, alla quale è facile rispondere. Forse mai, come
negli ultimi anni, l’evasione fiscale è stata duramente combattuta con notevoli
incrementi delle entrate, eppure le tasse continuano inesorabilmente a crescere
ed il debito pubblico passa da un record all’altro. Dal che si deduce che il
vero problema non è quello dell’evasione fiscale, pur notevole, ma quello della
mancata riduzione delle spese, per cui sono più che convinto che, se per
ipotesi l’evasione fiscale fosse azzerata, non per questo le tasse diminuirebbero.
E allora il vero fine da perseguire non è quello di eliminare l’evasione o
l’elusione fiscale, ma quello di affamare la bestia insaziabile che si nutre
dei soldi e, verrebbe da dire, ”del sangue” dei cittadini. Perché una cosa è
ormai chiara: la macchina dello stato, più soldi ha più vorrebbe averne, più
soldi ha più ne spende. E allora bisognerebbe porre un aut aut a questa
macchina, metterla con le spalle al muro e dirle: “O ti decidi a dimagrire, o muori, prima che tu faccia
morire gli altri”.
D’altra parte, perché ti venga voglia di
incazzarti, è sufficiente anche mettersi a riflettere un po’. A che cosa
servono i soldi delle nostre tasse? Servono a tante cose, certo, ma, solo per
fare qualche esempio e non in ordine di importanza, servono anche a
-pagare
i milioni di stipendio a Fabio Fazio;
-pagare
i venti uomini della scorta di Laura Boldrini;
-pagare
i vitalizi a tutti i parassiti che infestano la scena politica;
-pagare
le spese del Quirinale, la residenza del Capo dello stato più costosa al
mondo dopo il Sultanato del Brunei;
-pagare
le ONG e le COOP che si arricchiscono con il mercato degli immigrati
clandestini.
Volevo continuare, ma a me è già venuta la
nausea e, per evitare di farla venire anche ai miei 25 lettori, mi fermo qui.
Volevo solo aggiungere un’ultima considerazione. Quando penso a tutto questo scialo e
poi penso alle tasse che paghiamo, altro che elusione…Tante volte viene la
tentazione di evaderle le tasse, per vedere di affamare la bestia. Altro che…
Ezio Scaramuzzino
Quanto è vero. Ciao Prof.
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