Si
è svolta ieri una riunione ristretta e segreta del Consiglio dei Ministri.
Siamo riusciti a procurarci il verbale della riunione grazie alla nostra fonte
segreta presso la Presidenza del Consiglio.
Oggi, 23 settembre 2017, alle ore 15.00, si riunisce il Consiglio dei
Ministri in forma ristretta presso la sede di Palazzo Chigi in Roma. L’ordine
del giorno non è indicato. Sono presenti:
Paolo Gentiloni –
Presidente del Consiglio ;
Angelino Alfano – Affari
Esteri;
Domenico Minniti detto
Marco – Interno;
Andrea Orlando – Giustizia;
Roberta Pinotti – Difesa;
Pier Carlo Padoan –
Economia e Finanze;
Valeria Fedeli –
Istruzione, Università e Ricerca;
Maria Elena Boschi –
Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio.
Presiede Gentiloni, è
segretario Boschi.
Alle ore 15.10 il Presidente del Consiglio così
esordisce: Chiedo scusa per avervi convocati senza alcun preavviso, ma il
momento è gravissimo e sono necessarie decisioni drammatiche ed urgenti. Sarò
breve ed essenziale. Come voi tutti sapete, il debito pubblico ha avuto
un’impennata improvvisa; lo spread sui
titoli di stato è in allarmante crescita e ieri ha raggiunto quota 450; la disoccupazione è stagnante, se non in aumento; l’invasione migratoria sta per
riprendere, dopo che l’Italia ha cessato di pagare, per esaurimento dei fondi,
le varie tribù libiche che si erano impegnate a bloccare i traffici. In queste
condizioni, già di per sé molto gravi, tramite i nostri Servizi Segreti, siamo
giunti in possesso di ulteriori notizie, ormai certe, che potrebbero assestare
il colpo decisivo agli stessi ordinamenti repubblicani ed antifascisti dello
Stato. Si tratta di questo: Venerdì prossimo, 29 settembre 2017, alle ore 16.00
di New York, corrispondenti alle ore 22.00
in Italia, un minuto dopo la chiusura di Wall Street, le tre principali Agenzie
di rating americane, Moody's, Standard & Poor's e Fitch, emetteranno un
comunicato congiunto con cui sposteranno la valutazione del debito pubblico italiano
da BBB, qual è attualmente, a CCC, in pratica considerandolo carta straccia.
Inutile che io mi soffermi sulle conseguenze di una tale valutazione, sia sulla
nostra economia, sia sull’ordine pubblico.
Ho
doverosamente informato la cancelliera Angela Merkel, che ho anche interpellato
per eventuali aiuti finanziari. La stessa mi ha risposto che, trovandosi alla
vigilia di elezioni, i suoi margini di manovra erano ridotti al minimo, tranne
che l’Italia non fosse disposta a grossi
sacrifici. In pratica la Germania era disponibile non a fare prestiti, ma ad
acquistare, letteralmente acquistare, al prezzo di 400 miliardi di Euro a titolo definitivo i beni come appresso
elencati: Il Colosseo a Roma, La Galleria degli Uffizi a Firenze, Il Castello
Sforzesco a Milano, la Mole Antonelliana a Torino, Finmeccanica, Poste
Italiane, Ferrovie Italiane, ENI.
Il
mio onore e la mia dignità mi hanno indotto a rifiutare l’accordo. D’altra
parte la storia della mia famiglia (immagino sappiate che io discendo dal Conte
Vincenzo Ottorino Gentiloni, quello del famoso Patto) mi impedisce di legare il
mio nome alla bancarotta dello Stato italiano. Il Presidente della Repubblica
ha rifiutato le mie dimissioni, per cui mi vedo costretto a giocare d’anticipo
rispetto alle Agenzie di Rating e vi informo che martedì mattina, 26 settembre 2017,
comunicherò ufficialmente il fallimento dello Stato. Succederà quel che
succederà e confido nello stellone d’Italia, che ci ha sempre assistiti.
Piuttosto
vi chiedo consigli sulla procedura, trattandosi di un caso che non ha precedenti.
Come portare i libri dello Stato Italiano in Tribunale? E poi in quale Tribunale?
Orlando, quasi interrompendo,:Come
Guardasigilli, credo di poter dare un valido contributo. E’ chiaro che, essendo
Roma la sede del Governo, il foro competente è Roma e quindi i libri, i
registri e tutti gli atti vanno depositati presso il Tribunale di Roma. Ma non
bisogna dimenticare che il Presidente della Repubblica è anche Presidente del
Consiglio Superiore della magistratura, quindi potrebbe essere giuridicamente
valida anche l’ipotesi di rivolgersi ad un’agenzia di traslochi, caricare e depositare il tutto al Quirinale.
Gentiloni: ne ho già parlato col Presidente
Mattarella, il quale mi ha pregato di provvedere diversamente, dal momento che
lui soffre di asma e quindi la polvere sollevata dal materiale e dal trasporto
del materiale potrebbe provocargli gravi fastidi alla respirazione.
Orlando: Chiedo comunque al Presidente
Gentiloni di pensare a qualche soluzione alternativa prima di portare i libri
in tribunale.
Alfano:Io un’idea ce l’avrei. Prima di
portare i libri in Tribunale, dichiariamo guerra agli Stati Uniti, anzi, già
che ci siamo, la dichiariamo pure alla Russia e alla Cina. Si tratta di
resistere qualche giorno, poi ci arrendiamo, ci invadono e ci mantengono per un
certo numero di anni. Gli Stati Uniti l’hanno già fatto nel 1945, lo faranno
un’altra volta.
Pinotti: Resistere qualche giorno? Io posso
garantire solo per qualche ora. Se dichiariamo guerra, putacaso, alle ore 14,
massimo alle 17 ci dobbiamo arrendere, perché finiscono le scorte di
carburante.
Gentiloni: Comunque la proposta è bocciata. Non
bisogna dimenticare che noi non possiamo dichiarare guerra agli Stati Uniti,
perché facciamo parte della stessa alleanza militare, la NATO.
Alfano: Ah, già. Me n’ero dimenticato.
Fedeli: Anche io sono per un’alternativa ai
libri in Tribunale, perché non mi sembra che l’Italia è messa così male.
D’altra parte quando abbiamo andato al mare ad agosto…
Gentiloni, interrompendo,: Siamo andati, Ministra,
siamo andati…
Fedeli: Perché c’era pure lei, Presidente?
Comunque al mare i ristoranti erano pieni.
Gentiloni: Lei, Sottosegretario Boschi, ha
qualcosa da suggerire?
Boschi: Io, se prima non chiedo a Matteo [Renzi,
ndr], non posso dire niente. E Matteo in questo momento è in montagna con gli
Scout e non vuole essere disturbato. L’unica cosa che sento di poter
consigliare al momento è quella di obbligare tutti i TG della RAI a comunicare
ogni giorno i dati forniti dall’ISTAT, secondo cui l’economia italiana va a gonfie
vele.
Padoan: In ogni caso io darò disposizioni di
chiudere le banche a tempo indeterminato, per evitare code agli sportelli. Ad
evitare poi fenomeni di isteria collettiva, chiederò alla Ministra Lorenzin di far
distribuire gratis dalle ASL massicce dosi di tranquillanti a tutti coloro che
ne facessero richiesta.
Minniti: Io penserò all’ordine pubblico.
Gentiloni: Non ci saranno problemi, Ministro?
Minniti: Penso di no. Se ci saranno
dimostrazioni e cortei, dirò chiaramente alla polizia che non potrà caricare i
dimostranti e sciogliere i cortei, tranne nel caso che ad ogni dimostrante non
sia preliminarmente assicurato un posto alternativo dove dimostrare. Una misura
simile si è rivelata efficace nello sgombero degli immobili occupati
abusivamente e ho buoni motivi di ritenere che la proposta odierna sarà
altrettanto efficace nell’evitare tumulti.
Gentiloni: Allora possiamo stare tranquilli.
Metto la mia proposta ai voti per alzata di mano.
La Ministra Fedeli ci tiene
a precisare, con dichiarazione preliminare, che si astiene, non perché ha dei
dubbi, ma solo perché non ha capito bene di che si tratta.
La proposta viene approvata
con 7 voti favorevoli ed un astenuto.
Alle ore 17.00, letto e
approvato il presente verbale, la seduta è sciolta.
Il Presidente –Paolo
Gentiloni
Il Segretario- Maria Elena
Boschi
Ezio Scaramuzzino
Esilarante! il fatto è che potrebbe essere tutto vero
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