A fine anno si è soliti volgersi indietro, per rivedere quel che è accaduto e trarne qualche insegnamento e qualche modesta proposta per l’avvenire. Nell’elenco che segue sono proposti 10 eventi e/o riflessioni, con l’avvertenza che essi/esse non si susseguono necessariamente in ordine di importanza.
1Immigrazione- Continua
l’allegra invasione dell’Italia con la nostra Marina militare che va a prendere
i clandestini quasi sulle coste della Libia, rendendosi complice degli scafisti
e dei mercanti di schiavi. Nel solo 2016 ne sono arrivati circa 200.000. Si
dice che noi saremmo costretti a comportarci così in base ad accordi
internazionali liberamente sottoscritti. A parte il fatto che questi accordi
sono stati stipulati quando arrivavano 50 clandestini all’anno ed a parte il
fatto che gli accordi sono fatti per essere cambiati, quando risultano
inadeguati, non si vede perché solo l’Italia debba essere costretta a
rispettarli, mentre tutti gli altri stati europei possono simpaticamente strafregarsene.
2Debito
pubblico- Continua ad aumentare ed è arrivato a ben
oltre duemiladuecento miliardi di €, cioè circa il 140% del PIL. L’ultimo
consistente aumento di circa 20 miliardi è stato determinato dal
salvataggio di Montepaschi, allegramente saccheggiata e portata alla rovina dal
Partito Democratico. Gli attuali governi italiani ogni tanto chiedono all’UE
una maggiore flessibilità economica, cioè la licenza di fare ulteriori debiti.
C’è la possibilità, se non di ridurlo, almeno di invertire la tendenza:
basterebbe semplificare la macchina dello stato, ridurre le vergognose pensioni dei
parassiti di stato, ridurre o eliminare le migliaia di municipalizzate ridotte
a luoghi di saccheggio. Ma nessuno sembra avere la forza di intraprendere una
simile azione, con la conseguenza che l’Italia è avviata sull’orlo
dell’abisso. E’ solo questione di tempo.
3Matteo
Renzi- Ce lo siamo
tolto di mezzo con il referendum, ma non è ancora finito il Renzismo, che
consiste nella politica intesa come spavalderia, senso dell’impunità, bullismo,
propensione a prendere gli altri per il culo. E’ vero che l’attuale premier,
suo esatto opposto, è stato scelto
proprio per far dimenticare questi aspetti deteriori dell’agire politico, ma
Renzi è sempre dietro l’angolo. E’
ancora il leader del PD, è molto giovane, spasima per la voglia di prendersi
una rivincita. Umanamente poteva anche apparire simpatico a molte persone, ma,
tutto sommato, penso che non dovremo rimpiangerlo e che sia meglio trattenerlo
a Pontassieve, dove potrà giocare con la play station e potrà andare a fare la
spesa ai supermercati della Coop.
4Beppe
Grillo- Man mano che i grillini occupano importanti settori
dello stato, il loro programma politico si delinea con sufficiente chiarezza: i
grillini sono come il Pd, solo un po’ peggio, ed a questo aggiungono una totale
inadeguatezza derivante dalla mancanza di personale politico e
dall’improvvisazione. La moralizzazione della vita pubblica e la eliminazione
di alcune fonti parassitarie sono un buon inizio, ma da sole non bastano a
garantire una buona amministrazione: è da ricordare che molto spesso un
politico incapace provoca più guai di un politico ladro. E’ inoltre da
biasimare la loro voluta ambiguità di fronte al gravissimo problema
dell’immigrazione clandestina.
5La
Destra- La Destra italiana è in confusione. Salvini e Meloni
da una parte e Berlusconi dall’altra non riescono a mettersi d’accordo su
niente ed in queste condizioni finiranno con il contare quanto il due di coppe
quando la briscola è a bastoni. Pur rendendogli l’onore delle armi, bisogna pur
dire che il Cavaliere è chiaramente giunto al capolinea e che la sua potenza
economica, che una volta costituiva il suo punto di forza e lo rendeva
sprezzantemente indipendente, oggi è
diventata la sua plateale debolezza. Egli è facilmente ricattabile e dopo la persecuzione
giudiziaria, alla quale egli ha dato un non modesto contributo con il suo
comportamento spensierato, è diventato incerto ed esitante al limite della
confusione. La soluzione potrebbe essere a portata di mano: elezioni primarie
di coalizione e vinca il migliore. Ma il Cavaliere sarà disposto a mettersi in
gioco?
6Papa
Bergoglio- Ha ridotto la Chiesa Cattolica (Cattolica vuol dire
universale) al livello di una Onlus, di una Ong o di una Cooperativa ed ha
fatto della Caritas, che una volta era solo un’appendice della Chiesa, il suo
punto di forza. A proposito, non sarebbe male cercar di capire che fine fa
l’enorme massa di denaro introitata dalla Caritas con l’immigrazione
clandestina, perché solo una parte viene spesa per l’assistenza. Oggi gli
interessi della Chiesa Cattolica spaziano dall’ecologia alla raccolta
differenziata, dalla fame nel mondo all’immigrazione clandestina, dalle coppie
gay a tutto ciò che appare “politicamente corretto”. Non risultano interessi, o
almeno risultano non pervenuti, nei confronti dei Cristiani perseguitati in
molte parti del mondo o interessi per la salvezza delle anime e la conquista
del Paradiso. Si capisce che la Caritas e l’Otto per mille procurano molte più
entrate alle Finanze vaticane, ma penso che Bergoglio potrebbe almeno salvare
la faccia, ricordando ogni tanto che esiste anche l’Anima, che l’Anima è
immortale e che un giorno, probabilmente, dovremo rendere conto a Qualcuno di
quel che abbiamo fatto. Compreso lui.
7La
scuola- Paradossalmente oggi i simboli più emblematici della
nostra scuola sono il Ministro “zeru tituli” Valeria Fedeli ed il
sottosegretario Davide Faraone. La prima ha millantato una laurea che non ha ed
un diploma che non ha. Il secondo ha impiegato 16 anni per conseguire una
laurea in Scienze Politiche ed ha più volte sostenuto che gli studenti imparano
di più occupando una scuola, che non frequentando regolarmente le lezioni. Se
figuri di tal genere sono i responsabili della scuola italiana, in che
condizioni volete che essa si trovi?
Oggi nella nostra scuola ci si occupa un po’ di tutto, tranne che di insegnare
e/o di imparare qualcosa: in altri termini essa è diventata una fabbrica
gestita da asini e che produce soltanto asini. La soluzione? Bombardarla,
raderla al suolo e spargervi sopra il sale. Poi ricostruirla, ripartendo da zero.
8Ordine
pubblico- E’ diventato un optional dell’azione politica. Abbiamo
governi che smantellano posti di polizia, riducono gli investimenti, tolgono
l’esercito dalle strade (salvo poi rimetterlo a seconda degli umori) e partono
dal presupposto che, oddio, l’ordine pubblico va anche bene, ma, se non c’è, bisogna
solo adattarsi ed abituarsi al disordine. Poi ti sbandierano pure statistiche
da cui risulta che i reati sono in diminuzione, dimenticando magari che ormai,
con questi chiari di luna, la gente nemmeno va più a denunziarli i reati. Le
conseguenze? Furti, scippi, appartamenti svaligiati, spaccio di droga alla luce
del sole, occupazione abusiva di appartamenti e di interi edifici, isole di
totale impunità ed interi quartieri in mano ai rom e agli immigrati clandestini, prostituzione
selvaggia ed altro ancora. Inutile farsi illusioni: la situazione peggiorerà
sempre di più.
9Terrorismo- E’
l’unico punto in cui l’Italia sembra (ma solo ”sembra”) avere qualche punto di
vantaggio rispetto agli altri stati europei. In Italia negli ultimi anni non è
accaduto nulla di simile, per mano del terrorismo islamico, a quanto è accaduto
a New York, o a Parigi, Madrid, Nizza, Berlino e tante altre città. E la cosa
appare tanto più strana, quanto più il nostro Paese è punto di approdo e di transito
di una marea di clandestini, che nessuna Autorità si preoccupa di bloccare o
almeno di contrastare e di controllare. E allora da che dipende? Dal fatto che siamo
più bravi?! Che la nostra Intelligence funziona meglio?! Che la nostra
magistratura è più severa?! Chi sostenesse simili tesi farebbe solo ridere. E
allora perché? C’è qualcosa di oscuro in questa
vicenda. I più malevoli suggeriscono la tesi, ampiamente provata nel passato,
di un accordo più o meno tacito per cui l’Italia sarebbe risparmiata, in cambio
di una totale impunità e tolleranza, se non protezione, dei terroristi. Altri
sostengono che l’Italia, almeno per il momento, viene risparmiata perché essa
costituisce il ventre molle dell’Europa ed il terrorismo ha tutto l’interesse a
far durare il più a lungo possibile questa situazione. In ogni caso non penso
che ci sia da stare allegri, anche perché la chiave è in mano ai terroristi,
non certo in mano nostra.
10Irreversibilità- Nei
precedenti punti ho volutamente utilizzato spesso le parole “allegria”,
“allegramente”, quasi a voler sottolineare lo stato di serena incoscienza, o
sottintesa premeditazione, con cui i nostri politici hanno condotto l’Italia
nell’attuale situazione di caos e di ingovernabilità. Con un’aggravante. Che
tale situazione non è più reversibile e che niente e nessuno, forse nemmeno un
miracolo, potrà salvarci. Solo a voler fare qualche esempio, il nostro debito pubblico ormai non è più
sanabile. Non ci riuscirebbe l’EU, né la BCE, né il FMI, né nostro Signore, se
decidesse di metterci mano. L’ immigrazione selvaggia non è più reversibile.
Veramente qualcuno pensa di poter rimandare indietro i milioni di clandestini,
specie musulmani, che ormai infestano l’Italia e spadroneggiano impunemente? E
con quali mezzi li rimanderemmo indietro? Dove? Come? Quando?
A volte, quando osservo in giro, vedo che
ancora i negozi sono aperti, più o meno, la gente va a lavorare, più o meno, le
città vengono pulite, più o meno, il traffico scorre, più o meno, i semafori
funzionano, più o meno. Ma quanto durerà ancora questo più o meno? Fino a
quando permetteremo che duri questo stato di cose? Oppure ci accontenteremo che
sia pulito il nostro orticello, che sia ben chiuso il nostro portoncino
blindato, che a fine mese continuiamo a pagarci la nostra miserabile pensione o
il nostro miserabile stipendio, che alle feste comandate possiamo continuare a
farci i nostri miserabili regali e che per il resto tutto vada pure in malora?
Credo non sia il caso di farsi
soverchie illusioni. Forse solo un atto di ribellione potrà salvarci. O, in
totale alternativa, un atto di solidarietà. Un atto di solidarietà che ci derivi dalla
consapevolezza della nostra comune appartenenza alla condizione umana, ad una
condizione di sofferenza che ci affratella in un unico destino e che ci spinga
ad un atto di comprensione, di generosità, di aiuto reciproco, di amore.
Sono in linea di massima d'accordo con te, per il terrorismo ci sarà sicuramente stata la sottoscrizione di un nuovo "lodo Moro" per perpetuare la vergogna di una miserabile Italietta
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