Svegliasi
pur la mente dal torpore
E
spinge com’un fiume la sua linfa
Tal
ch’il fiato dell’anima più sbuffa
Al
par di vaporiera dentro al core.
Sale
così la voglia d’esser lieto
Come
boccio che s’apre presto al giorno,
Solo
quando mi sento al tuo cospetto
E
i sensi si ribellano ai miei anni
Per
la delicatezza del tuo viso,
Che
da tempo alimenta solo un sogno.
Gioia
rende le labbra più bramose
Allor
che sfioran, per la mia letizia,
Le
tue vergini mani più vogliose.
E
quando nell’amplesso consueto
Le
braccia mie ti cingono dappresso,
La
bocca cerca sotto ai tuoi capelli
Di
rubarti quel bacio frettoloso
Per
risentir l’odor della tua pelle,
Perché
in me rimanga quell’essenza
Che
fa felice ancora il corso mio,
Che
della vita ha solo la parvenza.
Questo
il ricordo che mi porto dentro
Ad
ogni istante della mia giornata
Finché
ricorderò d’averti amata.
Alfredo
Giglio
Molto bella, complimenti all'autore
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