La sconfitta dell’Italia
Dicesi "ucronia" un evento storicamente impossibile, sul quale poi a scopo di
esercitazione scolastica si può imbastire un immaginario evolversi degli
eventi. Ad esempio è un’ ucronia l’ipotesi che la Germania abbia vinto la Seconda Guerra Mondiale o che Cristoforo Colombo abbia scoperto l’Antartide
invece dell’America.
Detto
questo, passiamo ai giorni nostri. L’Italia ha perso contro la Germania agli
Europei di calcio e si appresta malinconicamente a tornare a casa. Dispiace certo, anche perché pare che la
nostra squadra abbia giocato abbastanza bene e si sia difesa con onore. Ma
abbiamo perso. Immaginiamo invece, con un'ucronia, che l’Italia abbia vinto e che
il 10 luglio a Parigi si trovi ad
affrontare il Portogallo nella finale.
Vogliamo
immaginare come il nostro capo del governo, il parolaio etrusco Matteo Renzi
affronterà quella storica giornata?
Ore 7.00: MR si sveglia. Si
sente fresco e pimpante. Nel bagno apre il suo cell, si collega a Facebook e
scrive: La nuova Italia rispetta tutti, ma non ha paura di nessuno, specie dei
Portoghesi. Ne ho conosciuti tanti, specie quando da giovane andavo a vedere la partita e non mi facevano paura, anche se lo stadio a Firenze ne era pieno (il nostro confonde i Portoghesi abitanti del Portogallo e coloro che non pagano il biglietto allo stadio che, come è noto, sono chiamati "portoghesi").
Ore 8.00: MR dà uno sguardo alla rassegna stampa.
Solite notizie e nulla di preoccupante (per lui).
Il giorno prima la borsa ha perso il 5%; nuovo record del debito pubblico
italiano a 2.300 miliardi; la disoccupazione giovanile nel sud si aggira
attorno al 40%; durante la notte la marina italiana ha raccolto davanti alle
coste libiche 6.000 clandestini.
Ore 8.30: MR si collega a
Twitter dal suo cell e cinguetta: Storica giornata oggi per l’Italia. Sono
stato scout e sono abituato a vincere. Vincerà anche la nostra squadra. Un
anonimo gli chiede: Presidente, ma è vero che gli scout sono tanti bambini
vestiti da cretini, guidati da un cretino vestito da bambino? Replica MR: -Non
lo so. Io ero messo sempre in prima fila e non potevo vedere come erano vestiti
gli altri che erano dietro.
Ore 9.30: Incontro con
Maria Elena Boschi per impostare la campagna referendaria d’autunno. La Boschi
gli dà una notizia importante. Ha ricevuto finalmente il certificato relativo
al master che le ha consentito di riscrivere la Costituzione che nel 1946 era
stata scritta da Benedetto Croce, Piero Calamandrei ed Umberto Terracini.
Ore 11.00: Una tremenda
notizia è diffusa da tutte le agenzie di stampa: un commando di terroristi
musulmani ha fatto irruzione in un ristorante di Giacarta, in Indonesia, ed ha
compiuto una strage. Ci sono molte vittime italiane.
Ore 11.30: MR riunisce
d’urgenza a Palazzo Chigi il CISR, Comitato Interministeriale per la Sicurezza
della Repubblica.
Ore 13.00: MR, a
conclusione della riunione, dichiara:- Esprimo il mio cordoglio per le vittime
italiane del terrorismo internazionale, ma dichiaro fermamente che non arretro e non mi lascio intimidire. Ho appena impartito disposizioni di aumentare l’impiego
della Marina italiana nel Mediterraneo per la raccolta di profughi, immigrati,
clandestini e disperati provenienti da ogni parte del mondo ed in particolare
di quelli di religione musulmana.
Ore 14.00: Pranzo di MR nella
sua residenza privata e riposo pomeridiano con ripasso della collezione privata
di Figurine Panini.
Ore 16: partenza da
Ciampino per Parigi con il jet presidenziale. Fanno parte della delegazione
circa 100 persone, tra cui ministri, sottosegretari, giornalisti leccapiedi,
portaborse, amici, familiari, parenti, altre persone di varia estrazione e
provenienza.
Ore 19.00: Incontro con il
presidente Hollande, accompagnato dalla ministra della difesa Pinotti.
Quest’ultima, richiesta da un giornalista francese sulle intenzioni del governo
Italiano nei confronti del terrorismo dell’ISIS, ricordando le vittime
italiane, si commuove e scoppia in un pianto dirotto. Non vuole essere da meno di Flavia Mogherini, alto rappresentante
dell’UE per la politica estera, che in una circostanza simile fece lo stesso.
Ore 21.00: La finale
Italia-Portogallo sta per cominciare. Nella tribuna presidenziale sono
allineate le alte personalità della politica italiana. Da sinistra a destra
sono in fila una serie di nullità, rispettivamente: il presidente della
repubblica Sergio Mattarella, il capo del governo Matteo Renzi, la ministra per
le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, la
ministra per la pubblica amministrazione Marianna Madia, la ministra
della difesa Roberta Pinotti.
Ore
21.05: Considerazione finale mia: meglio, molto meglio che l’Italia abbia perso
e non sia arrivata in finale. Mi è dispiaciuto per l’Italia, ma ci siamo
risparmiati uno spettacolo simile.
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