Negli
ultimi quindici giorni prima del referendum, i pronostici sono vietati. E’
vietato diffonderli, non è vietato farli, dal che si deduce che gli addetti ai
lavori li conoscono, gli altri no. Da quel che si stampa e si legge in giro,
pare che il SI’ sia in rimonta sul NO, dato in precedenza in largo vantaggio.
Che cosa ha determinato questa rimonta, ammesso che sia vera?
Io
ho già detto per quali motivi, tecnici e politici, voterò serenamente e
convintamente NO e non intendo ritornare sull’argomento. Ma non mi va di
tralasciare un aspetto della questione, che negli ultimi giorni sta diventando
di particolare rilievo. Mi riferisco al clima di autentico ricatto e terrore
che la banda del SI’ sta diffondendo, purtroppo, tra gli elettori più distratti
e magari non particolarmente informati.
Non
bastavano i tentativi di autentica truffa perpetrati dal Governo italiano per
accaparrarsi il voto degli Italiani all’estero; non bastava l'ossessionante campagna fatta dal Governo con i soldi pubblici, quindi anche con
i soldi di coloro che la pensano diversamente; non bastavano i milioni di lettere fatte trovare nelle
cassette degli elettori, non si sa se con i soldi del PD o con quelli
dell’Erario; non bastava la mobilitazione impressionante di tutti i galoppini e
di tutti i parassiti abituati a mangiare con il denaro pubblico; non bastava
l’accaparramento di tutte le reti RAI, ormai asservite ad un solo padrone e
dimentiche della loro funzione di servizio pubblico. No, non bastava tutto
questo.
Da
qualche giorno ed in vista del rush finale, quelli del SI’ hanno perso ogni
ritegno ed hanno deciso di giocare ancora più sporco. Ha incominciato a tirare
la volata (e poteva essere diversamente?) Matteo Renzi, adombrando l’ipotesi
che con un’eventuale vittoria del NO sarebbe stato difficile formare un nuovo
Governo. Dal che si deduce che egli si considera un redivivo Luigi XV, re di
Francia, che alla vigilia della Rivoluzione Francese amava ripetere “Dopo di me
il diluvio”. La vittoria del NO, unito al suo conseguente, sdegnoso rifiuto di
qualunque forma di collaborazione, apporterà, secondo lui, un periodo di
instabilità politica, di confusione, di smarrimento, di marasma: l’Italia,
sopravvissuta alla guerra perduta, al Fascismo, alla fine della Monarchia, al
terrorismo, all’imperversare della mafia, non riuscirà a sopravvivere a lui.
Ha
poi continuato il Ministro dell’Economia, quel Pier Carlo Padoan che avrebbe il
compito istituzionale di tranquillizzare i mercati e tenere dritta la barra
della situazione. Beh, lui è un tecnico prestato alla politica, lui non fa
volgare propaganda, ma con il suo atteggiamento sornione del dire e del non
dire ha lasciato intendere che con la vittoria del NO potrebbe instaurarsi un
clima di sfiducia, un aumento del debito pubblico, una vendita massiccia di
titoli di stato e, cosa che fa sempre un certo effetto, un aumento dello spread
a livelli inimmaginabili (300,400, 500 ? Boh!)
Continuando
su questo piano, c’è da aspettarsi di tutto. Quanto prima qualche autorevole
esponente del governo, magari la Boschi, ci farà sapere che con una vittoria
del No nel nostro Paese si verificheranno questi eventi:
1-ci sarà un crollo
completo della Borsa, con piccoli azionisti rovinati, che per disperazione si
lanceranno dalle guglie del Duomo di Milano;
2-ci sarà una corsa
all’accaparramento di beni di prima necessità. La gente incomincerà ad
accoltellarsi nei supermercati per impossessarsi dell’ultima busta di latte e
dell’ultimo pezzo di pane;
3-le aziende chiuderanno e
milioni di operai disoccupati sfileranno nelle strade, per poi dirigersi
all’ora di pranzo verso le mense della Caritas;
4-centinaia di migliaia di
Italiani si accalcheranno sulle coste della Sicilia nel disperato tentativo di
trovare un gommone che li porti in Marocco o in Tunisia.
C’è
da ridere? C’è da piangere? Fate voi.
Se
questa è fantapolitica, torniamo invece alla politica e cerchiamo di capire
realisticamente che cosa succederà invece in caso di vittoria del SI’:
1-il debito pubblico
continuerà ad aumentare sempre di più. Fino a quando? Non lo sanno nemmeno
loro. Aumenterà fino a quando i creditori internazionali e i grandi gruppi
finanziari decideranno che è arrivato il momento di passare all’incasso e
stringeranno la corda attorno al collo del Governo Renzi;
2-l’Italia continuerà ad
essere invasa da centinaia di migliaia di disperati provenienti da tutto il
mondo. Fino a quando? Non lo sanno nemmeno loro. L’ordine pubblico ed il rispetto della legge saranno un lontano
ricordo del passato.
3-Il boy scout cattolico,
dopo averci regalato le unioni civili, approvate con voto di fiducia, ci
regalerà il testamento biologico, le adozioni gay, l’eutanasia e l’uso libero
della cannabis. Tutti questi progetti sono già in discussione nelle varie
commissioni parlamentari in attesa di essere portati in aula dopo il 4 dicembre,
dopo che sarà passata la tempesta. Un suggerimento: perché non pensare pure
alla legalizzazione dell’incesto? Fa tanto chic.
Mi
fermo qui.
Un
premier non eletto avrebbe dovuto essere almeno un po’ più rispettoso nei
confronti di coloro, che non hanno votato né per lui né per il suo programma. Invece,
più cresce il NO nei sondaggi, più crescono la sua arroganza, il suo bullismo e
il suo disprezzo verso chi osa esprimere opinioni contrarie alle sue.
Ma, per
fermarlo nella sua rincorsa a trascinare l’Italia verso il baratro a ritmo di
charleston, questa volta basta un NO.
Tutto vero, un bullo abituato a far qualunque cosa pur di raggiungere il suo scopo porterebbe tutti noi alla rovina con la vittoria del sì e queste elezioni potrebbero anche diventare le ultime visto che, essendo a lui tutto permesso, potrebbe anche decretare di sospendere nuove elezioni fino a nuovo ordine
RispondiElimina