Considerazioni sopra i due Massimi Sistemi
Nel mondo antico era considerato
infausto tutto ciò che proveniva da sinistra e per converso era considerato
positivo tutto ciò che proveniva da destra. I Romani, per questo motivo, non
mettevano mai per primo il piede sinistro sulla soglia di casa e consideravano
apportatore di sciagure un fulmine che squarciasse la metà sinistra del cielo.
Con il passare del tempo la parola
“sinistro” assunse il significato negativo che comunemente le si attribuisce,
per cui un incidente è anche detto un “sinistro” ed un personaggio sinistro è
certamente una persona di cui è bene non fidarsi.
Dopo l’unità d’Italia Quintino Sella, il
ministro delle finanze che preferiva pagarsi il biglietto del treno di tasca
propria, era orgoglioso di appartenere alla Destra Storica e, come lui,
appartenevano a quella Destra personaggi del tipo di Camillo Cavour, Bettino
Ricasoli, Marco Minghetti e tanti altri, il cui nome è legato in maniera indissolubile al
periodo eroico dell’Italia che stava nascendo.
Nel 1876 arrivò al potere Agostino
Depretis, uomo dichiaratamente di Sinistra e con lui fecero la loro prima
comparsa nella storia d’Italia il trasformismo, il clientelismo
e tutto ciò che normalmente si accompagna agli aspetti più deteriori
dell’azione politica.
In quegli anni e per lungo tempo ancora
furono considerati di Destra il senso dello stato, la concezione austera della
vita, il rispetto della vita altrui, il rispetto per il denaro altrui.
Erano invece considerati di Sinistra già
allora la demagogia, il pressappochismo, l’arrivismo. Non c’era
proprio gara allora tra Destra e Sinistra.
Di lì a poco apparve sulla scena politica
un personaggio come Benito Mussolini, che sarebbe stato considerato di Destra,
pur essendo stato direttore dell’Avanti e leader del Partito Socialista. Di lì
a poco sarebbe stato considerato di Destra anche Adolf Hitler, che pure il
socialismo addirittura lo aveva mantenuto nel nome del suo partito.
La Destra ne rimase irrimediabilmente
segnata, non tanto per demeriti propri, ma perché nel frattempo stava
succedendo qualcosa di molto grave. Stava succedendo infatti che il mondo
libero, che si apprestava a vincere la guerra economica e politica contro il
comunismo mondiale, non si era accorto di avere irrimediabilmente perso, per
colpevole insipienza ed ingenuità, la guerra delle parole. Questa sconfitta
faceva sì che orribili e sanguinarie dittature osassero definirsi
spudoratamente “regimi democratici” ed un Paese come l’Unione Sovietica potesse
impunemente definirsi amante della pace, nel mentre puntava missili atomici e
preparava piani per distruggere la libertà dell’Occidente.
La guerra delle parole impose che
Mussolini e Hitler fossero considerati di Destra; impose che all’idea di
Destra, con un clamoroso capovolgimento dei valori, fosse associato tutto ciò
che di meno bello e nobile possa trovarsi nel pensiero e nell’atteggiamento
degli uomini.
La Destra non reagì più di tanto. Il mondo
libero, l’Occidente non reagì. Molti si adattarono al nuovo stato delle cose.
Oggi siamo arrivati al punto che molti si
sentono in imbarazzo ad essere considerati di Destra. Io non distinguo il mondo
tra Destra e Sinistra e, siccome l’unica distinzione che faccio è quella
tra uomini liberi e schiavi, mi piace ritenermi una persona appartenente alla
categoria degli uomini liberi. Debbo anche dire però che la categoria politica
della libertà si addice maggiormente alla Destra, piuttosto che alla
Sinistra.
E concludo col dire che, pur manifestando
delle simpatie, come è ovvio per chiunque, in realtà non mi faccio illusioni. L'amaro sapore dell'età, della conoscenza e dell'esperienza accumulate nel corso degli anni mi
induce spesso allo scetticismo e al disincanto. So bene, o credo di sapere,
che nessun regime politico e nessuna ideologia danno automaticamente la felicità.
Destra e Sinistra da questo punto di vista si equivalgono, perché nessuna delle
due, in quanto tali, sono abilitate ad eliminare dalla concreta realtà
quotidiana il dolore, la paura, la solitudine, il male di vivere. E forse
è meglio così.
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Mi ritrovo con quanto hai scritto, io, come te, mi sento sicuramente molto lontana dalla sinistra, pertanto mi dichiaro di centro-destra
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