Ai tempi del Fascismo l’EIAR (Ente Italiano
Audizioni Radiofoniche) e tutta la stampa erano sotto lo stretto controllo del
regime. Il Minculpop, come per dileggio gli Italiani chiamavano il Ministero
della Cultura popolare, quasi ogni mattina inviava una circolare, comunemente
detta “velina”, con cui forniva le indicazioni alle quali tutti i giornalisti
dovevano attenersi, pena il licenziamento. Eccone un esempio del 21/10/1933:
“Il Corriere della sera e
il Mattino hanno pubblicato
due disegni riproducenti il Duce. Uno è piaciuto, l'altro no; vale quindi,
anche per i disegni, la norma vigente per le fotografie e cioè che debbono
essere precedentemente presentate all'Ufficio stampa del Capo del Governo per
avere l'autorizzazione alla pubblicazione.” Ogni tanto c’erano anche
alcune disposizioni un po’ cervellotiche, come quella del 14/06/1940 dopo un
incontro tra Mussolini ed Hitler, alla quale è difficile dare una spiegazione
logica: “Usare la parola “tedeschi” e la parola “germanici” nella proporzione
del 70 e del 30 per cento: cioè dire più spesso “tedeschi”.”
Dopo l’occupazione totale della RAI da parte
delle truppe cammellate di Renzi, è risorto il Minculpop e tutti i notiziari di
tutte le TV si rassomigliano come gocce d’acqua, per cui basta vederne uno e
puoi dire di averli visti tutti. A questa condizione non sfuggono nemmeno i TG
delle private, compresa Mediaset, ormai quasi completamente omologata tranne
Rete4 che ancora si consente (ma fino a quando?) qualche marachella, compresa
Sky, che sembra quasi gareggiare con la RAI in servilismo e leccamenti varî, e
compreso anche il TG7 di Enrico Mentana, con la sua opposizione salottiera e al
caviale, che, quando proprio vuole esagerare, al massimo arriva a fare il solletico.
L’attuale Minculpop invia anch’esso le sue
veline, con periodicità settimanale ed in modo riservato, e la nostra gola
profonda a Palazzo Chigi è riuscita a farcene avere una copia, quella valida
per il periodo 1-7 agosto 2016. La portiamo a conoscenza dei nostri lettori,
con l’avviso che le stesse disposizioni sono state inviate in copia similare ed
adattata ai quotidiani Repubblica,
Stampa, Corriere della sera, Sole 24 ore, Messaggero.
-
Dedicare in ogni TG qualche minuto al viaggio del Presidente Matteo Renzi a Rio
per le Olimpiadi. Nel caso di medaglia d’oro in qualsiasi disciplina,
inquadrare alternativamente l’atleta ed il Presidente in tribuna, se presente.
- Minimizzare qualunque notizia e qualunque riferimento al prossimo referendum
confermativo sulla Riforma Costituzionale. Omettere soprattutto ogni
riferimento alle dimissioni preannunziate dal Presidente, nel caso di
sconfitta.
-
Evitare ogni servizio su episodi minori di terrorismo. Nel caso di eventi non
trascurabili, eliminare accuratamente ogni riferimento a motivazioni di
carattere religioso e sottolineare, se ci sono, eventuali motivazioni di natura
privata, psicologica, patologica. In ogni caso concludere sempre il servizio
con Papa Francesco, dando il dovuto risalto alle sue dichiarazioni sulla natura
pacifica di tutte le religioni e sull’esistenza di un estremismo anche di
origine cristiana.
-
Ridimensionare drasticamente le cifre sugli sbarchi di clandestini e comunque
non superare la cifra di 5.000 al giorno, anche nel caso di cifre molto
superiori. Sostenere sempre che si tratta di profughi che fuggono da guerre e
persecuzioni e non ricordare che le strutture di ricezione “sono ormai al
collasso”, come spesso si usa dire.
-
Negli episodi di criminalità comune, evitare possibilmente ogni riferimento
alla nazionalità dei criminali o alla loro religione. I criminali
arabo-musulmani vanno indicati come “provenienti dal Medioriente” e
quelli Albanesi o Rumeni come “provenienti dall’Est europeo”. In ogni caso ogni
servizio sulla criminalità straniera in Italia deve essere seguito da un altro
in cui siano implicati degli Italiani. Vanno bene a tale scopo anche vecchi
episodi, opportunamente riciclati.
-
Evitare accuratamente, tranne nel caso di episodi clamorosi, il riferimento ad
Italiani che protestano per l’afflusso di immigrati e per la loro sistemazione
nei loro quartieri. A tale scopo non riportare le dichiarazioni di esponenti
leghisti o comunque appartenenti all’area politica della destra. Vanno bene in
ogni caso eventuali dichiarazioni di Laura Boldrini, “Presidenta” della Camera
dei deputati.
-
Ricordare che l’occupazione in Italia, rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno, è aumentata dello 0,005 % e che il Governo sta studiando
provvedimenti utili a superare definitivamente entro il 2025 i problemi degli
esodati della Riforma Fornero. Evitare in ogni caso ogni riferimento
all’aumento del debito pubblico.
-
Ricordarsi che il Fronte Nazionale di Le Pen in Francia, il Partito Liberale Austriaco (FPÖ), il Partito per l’Indipendenza britannica (UKIP) di Nigel Farage, la Lega di
Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni vanno sempre definiti come
partiti di estrema destra, non di destra. E’ obbligatorio definire di estrema
destra anche le singole posizioni di Renato Brunetta e Daniela Santanché
nell’ambito di Forza Italia.
-
Si riconferma il precedente divieto di utilizzo di alcuni termini con
l’indicazione di termini alternativi, come da seguente elenco:
abusivo
- diversamente legale
bidello
- non docente
ciccione
- diversamente magro
cieco
- non vedente
clandestino
- profugo
cretino,
scemo - diversamente intelligente
culo
– lato b
filoitaliano
– neofascista, razzista, estremista di destra, ecc.
frocio,
finocchio – gay, lesbo, lgbt, diversamente trombante
handicappato
– diversamente abile
ladro
– diversamente proprietario
morto
– diversamente vivo
morto
di fame – clochard
nano
– diversamente alto
negro
– nero, di colore
palazzina
occupata da estremisti di destra – covo neofascista
palazzina
occupata da estremisti di sinistra – centro sociale
puttana,
prostituta – escort
sordo
– non udente
spazzino
– operatore ecologico
straniero
– extracomunitario
zingaro
– rom, sinti, nomade
zoppo
– non ambulante
Mi
fermo qui.
Grandissimo !
RispondiEliminaTutto verosimile !
Vero comunque che tutti i TG sono uguali e che pure quelli Mediaset si sono adeguati
Rete 4 mi piaceva prima, con Cecchi Paone molto ma molto meno